Critiche al taylorismo /fordismo
- taylorismo come sfruttamento: Critica umanistica (mancanza totale di attenzione verso il fattore umano, nei suoi aspetti fisiologici e psicologici, trascuranza degli effetti alienanti e frustranti sulla psiche dovuti a lavori privi di contenuto e intelligenza parcellizzati e standardizzati, monotoni.
La salvezza non passa quindi attraverso la lotta di classe, ma in una nuova interpretazione del lavoro che gli attribuisca nuovamente valore intellettuale, morale e sociale
(cooperazione) Friedmann Critica Marxista: lo sfruttamento e l’alienazione derivano dalla netta separazione tra ideazione ed esecuzione, taylorismo come espressione di sfruttamento organica del capitalismo, che porterà alla degradazione del lavoro.
-taylorismo come utopia tecnocratica: La scuola delle relazioni umane: Attraverso ricerche ed esperimenti di fabbrica Mayo e Dikson, sottolinearono come la produttività di impresa aumentasse se venivano cambiate delle peculiarità del taylorismo in favore delle risorse umane, ad esempio aumentava la produttività grazie alla creazione di relazioni amichevoli tra lavoratori, la mutata natura del controllo di supervisione del lavoratore, l’introduzione delle pause lavorative, e l’incentivo economico non piu x produttività d’individuo ma x produttività di gruppo.. Inoltre i due sottolineano l’importanza dei gruppi informali nell’organizzazione….e del ruolo e i compiti della leadership.
Mentre Crozier: pone l’attenzione sull’impossibilità (nemmeno con il taylorismo) di determinare perfettamente il lavoro, ogni lavoratore anche nella piu bassa scala gerarchica ha un margine di imprevedibilità, di potere , nonostante gli sforzi dei capi ad imporre dall’esterno regole e comportamenti prevedibili.
-Taylorismo come modello contingente: Il paradigma taylorista non è nient’altro che una fase storica di uno sviluppo continuo e generale dell’industria e dell’impresa moderna. Oltretutto non esiste una one best way immutabile ed universale: metodi e ruoli evolvono nel tempo, permeabili agli accadimenti esterni al sistema produttivo. Alain Touraine (1955).
Lawrence e Lorsh definiscono le organizzazioni come sistemi aperti, dunque condizionate dall’ambiente/contesto in cui operano, sicché otterrà maggiori risultati l’organizzazione che saprà adattare la propria struttura organizzativa all’ambiente. Inoltre soffermano la loro attenzione sull’interno dell’organizzazione stessa , nella quale esistono piu modelli organizzativi e non solo uno , per interagire meglio con l’ambiente. Suddividono 3 aree interne all’organizzazione che sono in ordine sequenziale in relazione alla loro imprevedibilità (dunque flessibilità) : 1) L’area scientifica (ricerca e sviluppo) 2) l’area commerciale (settore marketing) 3) l’area tecnica (settore tecnico produttivo).
IN conclusione il taylorismo è un modello organizzativo meccanicistico , xkè nato in un determinato ambiente che richiedeva adeguamento alla prevedibilità x un mercato stabile che stimolò la produzione di massa e la comparsa dell’operaio massa.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Antonio Grisolia
[Visita la sua tesi: "Democrazia e Internet"]
- Università: Università degli Studi della Calabria
- Facoltà: Scienze Politiche
- Titolo del libro: Lavoro e organizzazione
- Autore del libro: Della Rocca G., Fortunato V.
- Editore: Laterza
- Anno pubblicazione: 2006
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