L'insegnamento mira a fornire allo studente conoscenze sulla materia specifica della semiotica. In particolare verrò fornita una spiegazione sul concetto di comunicazione nella semiotica, verranno forniti i diversi modelli comunicativi di autori come Jakobson, Vitacolonna e Petofi. Successivamente vengono illustrate le diverse concezioni di semiotica secondo De Saussure e Barthes e le diverse teorie del segno (Pierce, De Saussure, Hjemslev e Petofi). Nel paragrafo delle tipologie viene spiegato il concetto e le varie classificazioni dei semiologi più importanti, nel paragrafo dell'interpretazione vengono descritte i diversi tipi di traduzione. Viene descritto il senso concepito in semiologia e viene illustrata la teoria del professore La Matina (teoria dell'editor), per poi passare a parlare di Goodman e del suo testo "Vedere e costruire il mondo" con un escursus sull'arte. Viene introdotto l'argomento della musica che viene approfondito nel libro del professore Garbuglia "La comunicazione multimediale e la musica": Garbuglia parla del rapporto tra le parole e la musica, del rapporto tra le immagini e la musica con un focus sugli spartiti illustrati e sui fumetti parlando in particolar modo di "Stripsody" di Berberian, del rapporto tra immagini in movimento e musica e infine delle miniature analizzando la miniatura "San Gregorio e lo scriba". Anno accademico: 2019/2020
Semiotica
di Emma Lampa
L'insegnamento mira a fornire allo studente conoscenze sulla materia specifica
della semiotica. In particolare verrò fornita una spiegazione sul concetto di
comunicazione nella semiotica, verranno forniti i diversi modelli comunicativi di
autori come Jakobson, Vitacolonna e Petofi. Successivamente vengono
illustrate le diverse concezioni di semiotica secondo De Saussure e Barthes e
le diverse teorie del segno (Pierce, De Saussure, Hjemslev e Petofi). Nel
paragrafo delle tipologie viene spiegato il concetto e le varie classificazioni dei
semiologi più importanti, nel paragrafo dell'interpretazione vengono descritte i
diversi tipi di traduzione. Viene descritto il senso concepito in semiologia e
viene illustrata la teoria del professore La Matina (teoria dell'editor), per poi
passare a parlare di Goodman e del suo testo "Vedere e costruire il mondo"
con un escursus sull'arte. Viene introdotto l'argomento della musica che viene
approfondito nel libro del professore Garbuglia "La comunicazione multimediale
e la musica": Garbuglia parla del rapporto tra le parole e la musica, del rapporto
tra le immagini e la musica con un focus sugli spartiti illustrati e sui fumetti
parlando in particolar modo di "Stripsody" di Berberian, del rapporto tra
immagini in movimento e musica e infine delle miniature analizzando la
miniatura "San Gregorio e lo scriba". Anno accademico: 2019/2020
Università: Università degli Studi di Macerata
Facoltà: Scienze Politiche
Corso: Scienze della Comunicazione
Esame: Semiotica
Docente: Andrea Garbuglia1. Scrittura e interpretazioni
La comunicazione fa parte della vita di tutti i giorni, non possiamo non comunicare e i 3 elementi sono:
chi comunica (1), cosa comunica (2), a chi comunica (3).
La comunicazione può essere volontaria, con messaggi inviati direttamente, o involontaria, con messaggi
inviati indirettamente.
Goffman fa una distinzione tra:
• gli ascoltatori ratificati: ovvero destinatari che ascoltano volontariamente il messaggio che è rivolto a
loro
• ascoltatori non ratificati: ovvero destinatari che ascoltano un messaggi che non è rivolto a loro
• destinatari specifici: ovvero i destinatati a cui è rivolto il messaggio
• ascoltatori non destinatari: ovvero coloro che non sono destinatari di un messaggio ma possono
diventarlo se interessati a quel messaggio
• restanti: ovvero persone presenti durante l’invio del messaggio ma non sono coinvolte nel discorso
È importate sapere chi sono i destinatari per moderare il registro linguistico ma se ci sono ascoltatori non
destinatari non sempre questo è possibile.
Il vero autore del messaggio è chi lo interpreta e non chi lo produce anche perché un segno è sempre un
segno per qualcuno mentre un segno per nessuno non è un segno.
Secondo Borges l’interprete gioca un ruolo fondamentale all’interno della comunicazione, secondo Eco
l’interprete ha un peso importante ma si accosta al relativismo secondo cui tutto è relativo e quindi ognuno
può interpretare come vuole un messaggio e il senso nasce dall’incontro del tempo storico-psicologico e
della struttura.
Secondo Giovanni Piana non è vero che tutto può dire qualsiasi cosa e non tutte le interpretazioni sono
ugualmente possibili e accettabili perché non si può fare a meno di un dato sensibile che costituisce per tutti
un limite. La domanda che si fa Piana è: come faccio a dire che una situazione è una situazione
comunicativa? E risponde dicendo che c’è un elemento che è il comunicato che mi indica che mi trovo in
presenza di una situazione comunicativa e le due cose sono collegate, infatti non posso avere una situazione
comunicativa senza un comunicato e non posso avere un comunicato senza una situazione comunicativa.
Modelli comunicativi
1. Modello comunicativo di Shannon e Weaver del 1949
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Semiotica
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“non posso non comunicare”
In questo modello ci sono però dei problemi:
• a livello tecnico = il rumore che disturba la comunicazione e il segnale arriva distorto
• a livello semantico = posso comunicare un significato non desiderato
• a livello di efficacia = se mando un messaggio ci deve essere il feedback del destinatario altrimenti il
messaggio perde efficacia
2. Modello comunicativo di Roman Jakobson
“non posso non interpretare”
Il mittente invia un messaggio al destinatario, il messaggio ha bisogno di un contesto che deve essere
verbale, di un codice comune tra mittente e destinatario e di un canale fisico con una connessione per
stabilire e mantenere la comunicazione.
Ogni fattore ha una funzione linguistica, quindi ci sono 6 funzioni:
1- funzione referenziale del contesto: permette di riferirsi alla realtà extra-linguistica
2- funzione emotiva del mittente: dà la possibilità al parlante di esprimere
sentimenti/giudizi/considerazioni…
3- funzione conativa del destinatario: consiste nel comandare/esortare il destinatario a fare/non fare
qualcosa
4- funzione fatica del canale: ha lo scopo di istituire/conservare/controllare/interrompere la comunicazione,
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Il documento non può essere copiato, riprodotto, trasferito su altri siti. Per scaricare appunti in PDF gratuitamente, visita https://www.tesionline.it/appuntiha il compito di controllare il corretto funzionamento del canale
5- funzione metalinguistica del codice: si realizza quando si usa il linguaggio per parlare del linguaggio
stesso, appartiene solo al linguaggio verbale (no immagini)
6- funzione poetica del messaggio: quando il messaggio pone l’accento su se stesso
Queste funzioni sono linguistiche ma il linguaggio non è solo verbale.
La chiave è la funzione metalinguistica perché la funzione poetica la posso trovare in altre forme della
comunicazione.
Nel messaggio non c’è il monopolio di una o dell’altra funzione perché un messaggio non ha una sola
funzione ma può avere più funzioni, c’è però da accertare quale sia la funzione predominante che specifica e
definisce il tipo di messaggio.
Il modello di Jakobson non è del tutto soddisfacente perché appare come un processo comunicativo a senso
unico (unidirezionale) tra 2 protagonisti (mittente e destinatario) ignorando quindi il ruolo feedback, il caso
del soliloqui in cui mittente e destinatario coincidono, il caso in cui il destinatario manca, il caso in cui il
mittente mente, … e non si può concepire la comunicazione in modo binario.
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Il documento non può essere copiato, riprodotto, trasferito su altri siti. Per scaricare appunti in PDF gratuitamente, visita https://www.tesionline.it/appunti2. Modelli comunicativi di Vitacolonna
Contestoemissione = costituito da luogo/tempo/individui/oggetti della produzione/emissione del messaggio
Contestoricezione = costituito da luogo/tempo/individui/oggetti della ricezione/interpretazione del
messaggio
I 2 contesti possono coincidere e si parla di contesto unico
Canaleemissione = supporto fisico/materiale che permette la trasmissione del messaggio
Canalericezione = supporto fisico/materiale che permette la ricezione del messaggio
I 2 canali possono coincidere e si parla di canale unico
Rumore = tutto ciò che ostacola/disturba la trasmissione/ricezione del messaggio (può dipendere dal
mittente o dal ricevente)
Ricevente + Ricettore = Destinatario
Destinatore e destinatario possono coincidere
Trasmettitore e ricettore possono non esserci (ecco perché sono messi tra parentesi)
Mittente e trasmettitore, ricevente e ricettore possono non coincidere perché si possono verificare
situazioni comunicative come quella descritta da Manzoni: il contadino non sa scrivere e per questo si
rivolge a un letterato che mette su carta i pensieri del contadino facendo a modo suo. Quando la lettera
arriva al destinatario egli non sa leggere e la porta a un altro letterato che gliela legge a modo suo.
Codiceemissione= insieme delle regole del destinatore che sottostanno alla formazione del messaggio
Codicericezione= insieme delle regole del destinatario che sottostanno alla formazione del messaggio
I 2 codici possono coincidere e si parla di codice unico
Messaggio = ciò che viene comunicato, unità comunicativo-informativa che si realizzano sotto forma di
testi e con testo non si devono considerare solo i complessi segnici verbali ma anche quelli non-verbali e
para-verbali.
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Il documento non può essere copiato, riprodotto, trasferito su altri siti. Per scaricare appunti in PDF gratuitamente, visita https://www.tesionline.it/appuntiSchema 2: È più semplice rispetto allo Schema 1 ma ha gli stessi elementi e mette in evidenza il fatto che il
messaggio creato e inviato dal destinatore può coincidere o non coincidere con il messaggio ricevuto dal
destinatario.
Schema 3: Mette in evidenza la circolarità della comunicazione: il destinatore può assumere il ruolo di
destinatario e viceversa dando vita a una comunicazione bilaterale presupponendo che destinatore e
destinatario sono individui diversi ma non prende in considerazione il caso in cui destinatore e destinatario
coincidono.
Schema 4: Analizza il caso in cui destinatore e destinatario coincidono, ovvero quando il mittente manda il
messaggio a se stesso. In questo schema ci sono solo 3 elementi: il contestoemissione-ricezione, il
destinatore (che è mettente e destinatario) e M=messaggio.
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In una situazione comunicativa (= Si Co) c'è il ruolo del produttore (= Prd/C1) e il ruolo del ricevente (=
Rcp/C2), il tempo (t) e il luogo (s) della produzione e della ricezione non sono necessariamente gli stessi.
Tra i comunicatori c'è un segno tecnico (/) che indica che la funzione di produttore e di ricevente può
cambiare quindi il produttore può diventare il ricevente e viceversa.
I comunicatori sono caratterizzati dall'intensione dominante (= ID) e dalle basi della conoscenza
(<…B…>), la base tipologica (BTP) è formata dalla conoscenza tipologica che è quella più importante
perché è la conoscenza che permette di riconoscere una situazione comunicativa/il rapporto tra i
comunicatori/il tipo di messaggio e sono tutte cose che entrano in azione contemporaneamente e si possono
sovrapporre.
Usando un input/stimolo ignoto (= X) il produttore costruisce la manifestazione fisica del suo testo, ovvero
il messaggio (= vehiculum-Ve), questo Ve nella forma prodotta da un interprete (= Int) diventa un nuovo
vehiculum (Ve').
Il ricevente può reagire in 2 modi al vehiculum: in modo non-interpretativo, in questo caso produce effetti
(Ve-eff), o in modo interpretativo, in questo caso assegna le interpretazioni (Ve-int) al vehiculum dato.
In una situazione comunicativa la parte destra per il mittente o la parte sinistra per il ricevente sono parti
immaginate/ipotizzate poiché il produttore ipotizza gli effetti del ricevente e il ricevente ipotizza le
motivazioni del produttore, così ognuno dà una interpretazione che non sa se è reale.
Una situazione diventa comunicativa quando attribuisco una struttura semantica e una struttura sintattica a
un oggetto.
Borges mette in pratica lo schema di Petöfi creando una situazione comunicativa con tutti i suoi elementi,
Borges fa un elenco delle ipotetiche pubblicazioni fatte da Pierre Menard mostrandoci quello che lui
conosce, ovvero le basi della sua conoscenza (<…B…>). Questo testo si chiama “Pierre Menard (autore del
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