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"Mad Men" - La televisione: il media per eccellenza negli Stati Uniti


È proprio la televisione l’ambito operativo presentato in Mad Men: essa appare come il media “per eccellenza”, nuovo ma allo stesso tempo consolidato nelle abitudini degli Americani di fascia medio - alta dell’epoca, e già strumento di intrattenimento per i bambini, che spesso vengono ripresi “incantati” di fronte al televisore, uno dei segni più evidenti del passaggio alla nuova epoca di benessere, in cui ad esempio una donna - nel nostro caso Betty, la moglie del protagonista Don Draper - può permettersi di andare al maneggio tutti i giorni affidando le faccende di casa a una colf (come la chiameremmo oggi) di colore.
Vengono passate in rassegna, nel corso della serie, tutte le fasi del lavoro di un pubblicitario: dalla creazione dello slogan, alla preparazione dei bozzetti, all’introduzione di un motivetto musicale. Queste procedure, però, risultano più complesse nel campo della comunicazione politica, in cui sorge l’esigenza di trasmettere un messaggio a contenuto essenzialmente pragmatico (il programma elettorale di Nixon, i provvedimenti da adottare in materia economica) coniugandolo con una forma accattivante e capace di veicolare le preferenze dei telespettatori. Probabilmente è possibile leggere, in questo modus operandi, un orientamento di tipo funzionalista (probabilmente incosciente nella produzione della serie, ma ragionevolmente riferibile alla realtà del tempo): è evidente come i pubblicitari rappresentati cerchino il modo più adatto di “produrre un effetto” in una maniera che potremmo definire “meccanica”. Essi sono convinti di poter “inoculare” (per utilizzare un termine che richiama la Magic Bullet Theory) un messaggio nel corpo sociale - o per lo meno nel “corpo” dei telespettatori - al fine di produrre l’effetto diretto di una corsa al voto repubblicano.
Questo approccio risulta ancora più evidente nelle varie riunioni che vengono rappresentate nel corso della serie. I pubblicitari, in particolare i copywriter, mostrano una fiducia quasi incondizionata nel potere della forma della loro comunicazione: un certo messaggio, accompagnato da un certo disegno e da una certa musica, con un attore con una certa presenza fisica, dovrà inevitabilmente indurre una certa categoria di consumatori ad acquistare i prodotti della marca committente, ed eventuali elementi esterni (come la regolamentazione statale in materia di salute che emerge nel corso di una discussione sulla campagna pubblicitaria per la Lucky Strike) non sono altro che fattori controllabili ed aggirabili attraverso un preciso piano (razionale) volto a dirigere i riceventi del messaggio.



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