Livelli di pianificazione sanitaria
- Pianificazione normativa. (ideali) Riguarda la missione, l’orientamento generale che si dovrebbe adottare. E’ prevalentemente a livello di governo ed è di lungo periodo.
- Pianificazione strategica. (fini,scopi) riguarda gli scopi,i quali rappresentano un gradino più importante rispetto alla missione. Non si usa il condizionale (che cosa dovremmo fare?), ma il futuro (che cosa faremo?), al posto dell’ideale. Si decidono le priorità d’azione e i diversi orientamenti da adottare nel futuro.
La formalizzazione di questa pianificazione è il piano: riguarda le azioni da applicare al problema in funzione delle risorse investite; contiene: lo scopo del programma, gli obiettivi, le azioni raccomandate, le risorse richieste, il calendario, le popolazioni-bersaglio ed i criteri di valutazione per ogni obiettivo. Questo documento serve innanzitutto a coloro che prepareranno i piani operativi, ossia a coloro che dovranno eseguire e gestire il programma. Il piano,inoltre, serve anche all’informazione generale del pubblico o dei partecipanti e,infine, fa in modo che gli obiettivi e i mezzi siano il più obiettivi possibili, attuali, logici e realisti.
Un piano di programma deve contenere: definizione ed analisi dei problemi; esame e valutazione delle tecnologie di risoluzioni disponibili; strategie alternative di programma e stima dei loro costi rispettivi; la soluzione preferibile; un’enunciazione degli obiettivi del programma; un’enunciazione delle raccomandazioni generali del programma riguardanti attività, risorse e popolazioni-bersaglio; un piano generale di valutazione del programma.
- Pianificazione tattica. (obiettivi) una volta definita la strategia generale del programma, si passa alla formulazione degli obiettivi; possono essere generali e/o specifici. I primi (generali) corrispondono agli stati o ai comportamenti attesi dalla popolazione-bersaglio che hanno un legame diretto con lo scopo del programma. (gli obiettivi intermedi corrispondono agli stati o ai comportamenti attesi nella popolazione-bersaglio che hanno un collegamento diretto con un obiettivo generale) Gli obiettivi specifici corrispondono agli stati di salute o ai comportamenti attesi dalla popolazione-bersaglio che hanno un legame diretto con gli obiettivi di ordine superiore (corrispondono ad un’attività o ad un servizio preciso).
Si tratta di strutturare e programmare le attività e le risorse per raggiungere gli obiettivi fissati. Il prodotto di questa tappa è il programma.
Il progetto è una variante del programma: ha un’estensione più ristretta e abbraccia meno obiettivi (ricerca valutativa). La distinzione tra programma e progetto non è solamente semantica: vi sono conseguenze reali per la struttura di un’organizzazione. Chi ha una responsabilità di progetto che prevale su quella di programma deve mantenere una struttura più flessibile.
Un programma è un insieme organizzato, coerente ed integrato di attività e servizi realizzato simultaneamente o successivamente, con le risorse necessarie, per raggiungere obiettivi determinati, in rapporto a problemi di salute precisi e per una popolazione definita.
- Pianificazione operativa. (mezzi, risorse, organizzazione) riguarda il progetto concreto di operatività e di attuazione del programma; gli obiettivi sono operativi. Le decisioni sono a breve termine, riguarda lo svolgimento delle attività, il calendario delle esecuzioni e la gestione delle risorse.
Questi diversi livelli di pianificazione costituiscono una rete organizzata, un sistema integrato di pianificazione i cui elementi sono interdipendenti.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Angela Tiano
[Visita la sua tesi: "Cittadinanza, politiche sociali e omosessualità: evoluzioni e prospettive"]
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Scienze Politiche
- Corso: Sociologia
- Esame: Sociologia della salute e degli stili di vita
- Docente: T. Carradori
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