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Prima fase della strategia politica di Filippo II


La prima fase del regno di Filippo (1559-65) si può sintetizzare con l’attributo di rey prudente. Il primo pericolo che deve affrontare è quello turco. Lo stato ottomano si estendeva dal mar rosso e dalle coste meridionali del mediterraneo sino alle porte di Vienna. Solimano I il magnifico era l’artefice della sua potenza. All’epilogo del suo sultanato l’impero da lui creato cominciava a scricchiolare soprattutto per ragioni interne. La forza dei turchi restava grande per la potenza militare, marittima e terrestre. Inoltre i regni barbareschi del nordafrica acquistavano potenza e insidiavano i paesi iberici del mediterraneo: Marocco, Algeria e Regno di Tripoli. Filippo decise di attaccare i turchi sia perché dopo Cateau - cambresis a guardia del Mediterraneo restava solo la flotta spagnola, sia per la crisi interna all’organizzazione sociale e politica ottomana. Ma egli ignorava la reale consistenza della forza marittima dei turchi. Così a Gerba nel 1560 la flotta spagnola fu sconfitta. Grazie a un imponente iniziativa di ricostruzione navale, dopo Gerba, la Spagna riusci a bloccare la flotta turca che aveva assalito Malta nel 1565. Ma con la ritirata da Malta il pericolo turco non spariva in quanto il sultano accelerava le costruzioni navali e alimentava il sentimento di rivincita degli ottomani.

Tratto da LE VIE DELLA MODERNITÀ di Filippo Amelotti
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