Gli ordini religiosi e la riconquista delle anime
Un altro terreno d’intervento del concilio fu quello della formazione del clero. Tra le denunce di Lutero c’era stata anche quella dell’ignoranza dei sacerdoti sull’intera materia religiosa. Era urgente educare e istruire gli ecclesiastici anche per evitare deviazioni dall’ortodossia. Vennero istituiti i seminari. L’obbiettivo più importante della chiesa post-tridentina fu la riconquista delle anime: le milizie della controriforma furono gli ordini religiosi. Questi si impegnarono a combattere l’eresia, a rafforzare l’autorità della chiesa di Roma e a consolidare la sua presenza nella vita quotidiana delle popolazioni. L’ordine della controriforma che seppe meglio interpretare lo spirito della chiesa cattolica del suo tempo fu quello dei gesuiti della compagnia di Gesù, fondati da Ignazio di Loyola che apparteneva alla nobiltà basca. Le attività dell’ordine e il suo campo d’influenza furono enormi. La presenza dei gesuiti si segnalò in primo luogo nei paesi in lingua tedesca ma poi anche in Polonia, Ungheria, Francia, Spagna e Italia. I gesuiti realizzarono una specie di connubio tra controriforma e umanesimo. L’umanesimo fu in realtà depotenziato della sua carica critica e del suo ideale supremo (l’esaltazione dell’uomo nelle sue capacità cognitive) e fu inteso solo come strumento al servizio di un altro ideale, l’assoluta obbedienza all’autorità del pontefice in tutti i campi del sapere. L’istruzione era uno dei primi campi d’intervento dei gesuiti nell’opera di riconquista delle anime. I collegi dei gesuiti, all’origine sede della formazione dei membri dell’ordine, divennero poi vere e proprie scuole in cui andarono preparandosi le classi dirigenti delle città e degli stati europei. Il livello della cultura trasmessa nei collegi gesuiti era il più elevato dell’Europa del tempo. Il secondo terreno di intervento dei gesuiti fu l’iniziativa missionaria a vastissimo raggio: si dispiegò non solo nell’Europa cattolico-romana ma anche nelle terre d’oltremare abitate dagli infedeli. Fu soprattutto l’impero portoghese a favorire la presenza dei gesuiti nelle colonie. I gesuiti erano presenti: in Brasile, India, Giappone, Cina e nell’America spagnola.
Continua a leggere:
- Successivo: Filippo II e l’egemonia spagnola in Europa
- Precedente: Le istituzioni della controriforma
Dettagli appunto:
-
Autore:
Filippo Amelotti
[Visita la sua tesi: "Il Canada e la politica internazionale di peacekeeping"]
[Visita la sua tesi: "I cartoni animati satirici: il caso South Park"]
- Università: Università degli studi di Genova
- Facoltà: Scienze Politiche
- Esame: Storia moderna
- Docente: M. Bottaro Palumpo e R. Repetti
- Titolo del libro: Le vie della modernità
- Autore del libro: A. Musi
- Editore: Sansoni
- Anno pubblicazione: 2004
Altri appunti correlati:
- Storia dell'arte contemporanea
- La Chiesa medievale
- Storia Moderna - 1492-1948
- Civiltà francese
- Storia della tecnologia
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Per una storia della Riforma nel Tirolo: il programma politico-religioso di Michael Gaismayr (1526)
- Storia di due spade: Stato e Chiesa nei secoli
- Guglielmo Ferrero e la crisi dell'ordine politico europeo
- Tra storia, cinema e letteratura: la rivoluzione napoletana del 1799
- Il ruolo delle multinazionali nelle relazioni internazionali
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.