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Le rivolte del 1640 in Spagna


Nel 1640 scoppiarono nel sistema imperiale spagnolo 2 crisi gravissime: la rivolta in Catalogna e la secessione del Portogallo. In Catalogna sia per gli abusi compiuti dalle truppe spagnole presenti al confine con la Francia che per l’inasprimento della pressione fiscale esplosero violenti tumulti e nel 1641 la Catalogna si gettò tra le braccia della Francia. Dopo la Catalogna anche il Portogallo dichiarò la sua indipendenza. Nel 1643 dopo la decisiva sconfitta inferta dai francesi all’esercito spagnolo, Olivares fu deposto dal suo incarico. Nel 1647 scoppiarono 2 rivolte: in Sicilia e nel Regno di Napoli. Entrambe avevano dovuto accollarsi il peso finanziario e militare degli impegni della corona spagnola nel decennio precedente. Ma la rivolta che interessò Napoli e le province del regno meridionale dal luglio del 1647 all’aprile del 1648 non ebbe solo motivi fiscali. Bisogna distinguerne 3 fasi: la prima dominata dal capopopolo Masaniello ma la testa pensante del moto fu un avvocato, giugno Genuino. Essi sostenevano la lotta politica dei ceti popolari contro la nobiltà rappresentata da 5 dei 6 eletti che governavano la capitale. La rivendicazione di questa prima fase fu la richiesta della parità del peso politico nell’amministrazione del comune di Napoli tra nobiltà e popolo. Dopo l’uccisione di Masaniello e l’esilio di Genuino la rivolta si trasferì nelle province delle campagne del mezzogiorno dove assunse una grande impronta antifeudale (questa è la seconda fase). Infine la terza fase: i leader popolari proclamarono la real repubblica napoletana sotto la protezione del re di Francia ma l’esperienza fallì. Enrico di Lorena, duca di Guisa che si proclamò doge della repubblica non ebbe il sostegno della Francia. Il leader della real repubblica si resero conto di non godere del consenso del ceto civile e aprirono trattative con il potere spagnolo. Il baronaggio feudale, che nella prima fase del morto era fuggita dai feudi riprese il possesso delle terre. Nell’aprile del 1648 ci fu un ritorno trionfale degli spagnoli a Napoli. Alla fine degli anni 40 la Spagna era in condizioni migliori rispetto ai primi anni 40. Il Portogallo era definitivamente perso ma c’erano la riconquista di Napoli e il contenimento del rischio di rivolte in altre regioni come l’Andalusia. Anche la crisi catalana fu risolta positivamente dalla Spagna in quanto i francesi si tirarono indietro e le carestie e le malattie fecero il resto.

Tratto da LE VIE DELLA MODERNITÀ di Filippo Amelotti
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