Goffman - Cospirazioni e discussioni sulla messa in scena
Discussioni sulla messa in scena
Quando i membri di un’équipe non sono in presenza del pubblico, discutono spesso sulla messa in scena: ciò che interessa notare è che individui con ruoli sociali molto diversi vivono nello stesso clima di esperienza drammaturgica.
Cospirazioni
L’attore non è sempre coerente con la definizione della situazione che vuole dare, ma può trasmettere degli elementi che vanno al di là del suo personaggio, tuttavia in maniera tale che il pubblico non se ne accorga. Comunica un “messaggio segreto” a persone che sono “in combutta” con lui, con le quali attua una sorta di controscena che, pur mantenendo l’impegno della rappresentazione, permette loro di instaurare una solidarietà tipica del retroscena (cospirazione di équipe).
Ci sono vari modi di trasmettere segnali segreti, ma molto spesso essi risultano evidenti: il pubblico non li comprende, ma capisce che ci sono segreti, e questo ha sicuramente un effetto sulla comunicazione. È però anche possibile che gli attori si comunichino i segreti servendosi di un vocabolario fatto di parole, gesti, sguardi, espressioni convenzionali, che solo loro comprendono e che non danno al pubblico l’impressione di essere di fronte a persone che si comunicano qualcosa di più di ciò che gli appare evidente (segnali di scena). Ci sono segnali di scena per avvisare i membri di un’équipe che si trovano inaspettatamente di fronte al pubblico; che ci sono membri del pubblico anche se non ci si è resi conto di ciò; che in mezzo al pubblico ci sono degli spotters… Tanto più queste indicazioni sono apprese inconsapevolmente, tanto più risulteranno naturali, e nemmeno gli attori si renderanno conto di usarle.
Ci sono poi le cospirazioni denigratorie, volte a prendere in giro il pubblico in vari modi, ad esempio facendo divertire i compagni con frasi/battute che solo loro possono capire, cosicché l’attore dimostra di non partecipare al consenso operativo con il pubblico.
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Dettagli appunto:
- Autore: Luca Porcella
- Università: Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma
- Facoltà: Scienze Politiche
- Corso: Scienze Internazionali e Diplomatiche
- Esame: SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
- Docente: Michele Sorice
- Titolo del libro: La vita quotidiana come rappresentazione
- Autore del libro: Erving Goffman
- Editore: Il Mulino
- Anno pubblicazione: 1997
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