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Modello di governance ideale


Ma quale modello di governance è quello ottimale? Integrazione o contratti di lungo periodo, oppure confronto concorrenziale?
Per cercare di rispondere, si prenda in analisi il lavoro di Preker, Hording e Trani del 2001. Questo studio fa riferimento alla teoria dei mercati contenibili, 1982, che sostiene che, non solo il grado di concorrenza del mercato influenza la quantità offerta e il suo prezzo ma anche, la presenza di una minaccia di concorrenza; ovvero ciò che mantiene il prezzo basso non è solo il numero dei competitori, ma anche la contendibilità del mercato, cioè, che chiunque, in qualunque momento, può decidere di entrare o uscire da esso. Es: io posso essere anche l'unico competitore ma se alzo troppo il prezzo del bene che offro, il mercato si trasformerebbe in troppo profittevole ed ltri soggetti sarebbero spinti ad entrare per guadagnarci; se,invece, tengo il prezzo basso – vicino alla concorrenza perfetta – ho più probabilità di rimanere l'unico competitore.
Dunque, andando a vedere se le prestazioni soo misurabili e il mercato contendibile, individuo il modello do governance più adatto ad applicare, in relazione al bene considerato.
Come dimostra lo schema, i sistemi sanitari – dove la concorrenza è un buon sistema di governance – sono quelli in cui vi è un' alta misurabilità e un'alta contendibilità; viceversa, i sistemi in cui sono migliori come sistemi di governance i meccanismi gerarchici, sono quelli in cui sia la contendibilità sia la misurabilità sono basse (aumento delle relazioni fiduciarie).
Nei costi intermedi è preferibile acquistare i servizi sul mercato in presenza di bassa misurabilità ma elevata contendibilità, mentre diventa ottimale acquistare input produttivi anche in presenza di bassa contendibilità, solo quando si abbia elevata misurabilità; cioè la teoria economica ci dice che possiamo miscelare i due modelli di governance.
IMPO: va ricordato che, nei SS pubblici, l'introduzione di un qualche grado di concorrenza nell'erogazione dei servizi sanitari non implica né l'introduzione di un “mercato” delle prestazioni sanitarie, né l'introduzione di soggetti erogatori privati.
Attualmente stiamo osservando un andamento “a pendolo” nella scelta dei modelli di governance, per cui, al primo manifestarsi di elementi critici nei processi di riforma, questi vengono generalmente affrontati attraverso il ripristino delle condizioni iniziali, piuttosto che attraverso un'ulteriore spinta all'innovazione riformatrice.
Ciò che si può affermare con certezza è che non c'è un modello ottimo da applicare a tutti i paesi.

Tratto da ECONOMIA SANITARIA di Angela Tiano
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