Disaccaridi
I polisaccaridi più semplici sono i disaccaridi. Il saccarosio, il disaccaride più abbondante, è presente in tutto il regno vegetale e ci è molto noto come zucchero da tavola. Per dare un nome sistematico ai disaccaridi, bisogna specificare i loro componenti monosaccaridici, i tipi di anelli presenti, le loro forme anomeriche e il legame che unisce le due unità. Il saccarosio diventa quindi O-α-D-glucopiranosil-(1→2)-β-D-fruttofuranoside, dove il simbolo (1 → 2) indica gli atomi che partecipano al legame glicosidico, cioè il C(1) per il glucosio ed il C(2) per il fruttosio. L'idrolisi del saccarosio a D-glucosio e D-fruttosio è accompagnata da una grande modificazione della rotazione ottica da destrogira a levogira. Il saccarosio idrolizzato viene detto in alcuni casi zucchero invertito e l'enzima che catalizza questo processo, l'α-glucosidasi, viene detto per lo stesso motivo invertasi. Il lattosio (O-β-D-galattosil-(1→4)-β-D-glucopiranosio) o zucchero del latte è presente solo nel latte dove la sua concentrazione varia da 0 al 7%, a seconda della specie.
Esistono, inoltre, diversi disaccaridi glucosil-glucosio molto comuni. Uno di essi è il maltosio (O-α-D-glucopiranosil-(1→4)-α-D-glucopiranosio), un prodotto dell'idrolisi enzimatica dell'amido; l'isomaltosio ed il cellobiosio.
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Dettagli appunto:
- Autore: Domenico Azarnia Tehran
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
- Corso: Scienze Biologiche
- Esame: Chimica biologica
- Titolo del libro: Biochimica
- Autore del libro: Donald Voet e Judith G. Voet
- Editore: Zanichelli
- Anno pubblicazione: 1993
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