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Post-totalitarismo


Il post totalitarismo può comportare un continuum che va dal post-totalitarismo precoce a un post-totalitarismo congelato e poi a un post-totalitarismo maturo. Il primo è vicino all’idealtipo totalitario ma se ne differenzia in una dimensione: la presenza di alcuni limiti per il leader. Nel post totalitarismo congelato nonostante la perdurante tolleranza di alcune critiche espresse dalla società civile nei confronti del regime, quasi tutti gli altri meccanismi di controllo del partito-stato permangono per un lungo periodo e non si evolvono. Ci può essere un post-totalitarismo maturo nel quale si è assistito ad un significativo mutamento in tutte le dimensioni del regime post-totalitario ad eccezione del fatto che il ruolo guida del partito è ancora intoccabile.
Per quanto riguarda il pluralismo, la caratteristica determinante del totalitarismo è che nel sistema politico non esiste nessun pluralismo politico, economico e sociale e le basi preesistenti di pluralismo sono state sradicate o represse. In un regime autoritario molte delle espressioni di un qualche pluralismo politico limitato e spesso ampi elementi di pluralismo economico e sociale sono anteriori al regime autoritario stesso.
Nel post totalitarismo maturo il pluralismo istituzionale interno allo stato gioca un ruolo molto più importante e complesso rispetto al totalitarismo. A differenza del totalitarismo inoltre, il post totalitarismo di solito presenta un grado più alto di pluralismo sociale e nel post totalitarismo maturo spesso si parla di una cultura parallela. Nei momenti di crisi quindi un regime post totalitario maturo può trovarsi in presenza di un’opposizione democratica radicata nelle società civile dotata di una maggiore potenzialità di formare un’opposizione politica democratica  rispetto a quella di un regime totalitario.
Nel regime post totalitario tale pluralismo sociale ed economico presenta differenze di grado e di specie rispetto al pluralismo che si trova in un regime autoritario. È di diverso grado perché vi è normalmente un maggiore pluralismo sociale ed economico in un regime autoritario.
In una società post-totalitaria il riferimento storico sia dei detentori del potere del regime sia dell’opposizione è il precedente regime totalitario. L’esistenza di un precedente regime totalitario significa che la maggior parte delle fonti preesistenti di pluralismo organizzato e responsabile è stata eliminata o repressa ed è stato istituito in un ordine totalitario. Vi è quindi un tentativo di detotalitarizzazione da parte delle correnti di opposizione nella società civile.

Tratto da TRANSIZIONE E CONSOLIDAMENTO DEMOCRATICO di Filippo Amelotti
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