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Lo sviluppo di gruppo


la socializzazione di gruppo è un processo che si svolge lungo il tempo e che segna anche lo sviluppo del gruppo nel suo insieme.
Gli studi sullo sviluppo di gruppo risalgono agli inizi degli anni 50 ad opera di Bales e di Bion e sono declinati subito dopo gli anni 70, perché questi studi si basano in prevalenza su piccoli gruppi particolari: gruppi terapeutici, gruppi di autoanalisi, training group, formati da individui intelligenti, motivati a lavorare insieme per un certo tot di tempo sotto la guida di un conduttore, allo scopo di capire meglio se stessi e gli altri. In questo senso è quindi difficile considerarli come esemplari di tutti tipi di piccoli gruppi che interagiscono nella realtà.
Sono tre i modelli di sviluppo di gruppo: quello di McMurrain&Gadza, quello di Tuckman e quello di Worchel e collaboratori.
1) Il modello dello sviluppo di gruppo di McMurrain&Gadza è basato su di un gruppo di otto psichiatri che si sono incontrati una volta la settimana allo scopo di conseguire una certa esperienza di counseling. Ogni incontro è stato audioregistrato, durante il quale le persone discutevano dei loro problemi personali e cercavano di aiutarsi reciprocamente a risolverli. Il materiale veniva poi utilizzato per le analisi successive, svolte da giudici indipendenti addestrati, che hanno codificato la quantità e la qualità delle interazioni verbali fra i membri del gruppo.
A partire da queste analisi sono stati individuati quattro diversi stadi dello sviluppo del gruppo:
* Stadio esplorativo: i membri del gruppo si comportavano in modo esitante, in quanto avevano bisogno di conoscersi meglio prima di parlare dei propri problemi personali;
* Stadio di transizione: iniziato con una serie di scambi su come dovessero svolgersi gli incontri e si è concluso con un accordo di massima dove i partecipanti avrebbero dovuto comportarsi tra di loro nel modo più empatico ed aperto possibile;
* Stadio d'azione: dove i membri sono centrati sull'effettivo lavoro da svolgere, cioè sui tentativi di risolvere i propri problemi;
* Stadio di conclusione: che si è presentato quando l'esperienza stava per chiudersi e i partecipanti hanno cercato di affrontare i loro sentimenti conflittuali di gioia per aver creato un gruppo che li gratificava e di tristezza per doverlo sciogliere.

2) Tuckman: dopo aver passato in rassegna 50 studi sullo sviluppo di piccoli gruppi di vario genere ha cercato di evidenziare tendenze di sviluppo sia negli scambi socioemozionali sia in quelli funzionali allo svolgimento del compito e ha evidenziato, in riferimento a queste due dimensioni, una struttura di sviluppo costante per diversi tipi di gruppo.

Tratto da PSICOLOGIA SOCIALE di Manuela Floris
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