La fase dell'esplorazione
Nella fase di esplorazione c'è anche il processo del reclutamento del gruppo nei confronti di possibili membri; a questo proposito può essere determinante lo Staffing Level, che viene definito dai due autori come la differenza fra quanti membri appartengono attualmente al gruppo e quanti membri sarebbero necessari per una prestazione ottimale. A questo proposito, Moreland&Levine, hanno condotto un'indagine basata su interviste a leader di 93 gruppi di un campus universitario, a cui è stato chiesto quale fosse lo staffing level attuale e ideale del loro gruppo, quanto piccolo o grande dovesse essere il gruppo per sembrare sotto o sovradimensionato e quali problemi si creano nell'uno nell'altro caso, quali attività di reclutamento e di socializzazione per i nuovi membri fossero adottate.
Per quanto riguarda lo staffing level, i leader considerano i gruppi cui appartengono più di frequente sottodimensionati che sovradimensionati: c'è una maggiore preoccupazione che il gruppo abbia troppo pochi membri piuttosto che troppi.
Per quanto riguarda i problemi della scarsità o dell'eccesso numerico dei membri, il leader intervistati hanno evidenziato la stessa quantità di problemi, ma non la stessa qualità e possibilità di soluzione. Per i gruppi sottodimensionati, i problemi più comuni indicati riguardano prestazioni di gruppo carenti, fatica, mancanza di risorse, e come possibili soluzioni vengono indicati il reclutamento di più membri o la riorganizzazione del gruppo; per i gruppi sovradimensionati, i problemi più comuni sono apatia e noia, disorganizzazione, formazione di combriccole e le soluzioni più comuni sono incoraggiare i membri attuali a lavorare duramente, limitare l'accesso al gruppo, e punire i devianti o dividere il gruppo attuale in sottogruppi.
Per quanto riguarda il reclutamento di nuovi membri, si è trovato che i gruppi sottodimensionati sono più aperti, utilizzano criteri di entrata meno rigidi ed è più probabile che si facciano entrare nuovi membri in qualunque momento. Per quanto riguarda le pratiche di socializzazione dei nuovi membri, i gruppi sottodimensionati impongono meno doveri speciali, valutano con criteri meno severi il loro comportamento e hanno criteri di accettazione meno severi.
Da questi dati emerge che la rigidità e la permeabilità dei confini di gruppo, che rendono più o meno difficili le entrate ai nuovi membri, sono anche legate a questi problemi strutturali, quale il numero reale dei partecipanti e il numero che sarebbe necessario per una prestazione ottimale.
Continua a leggere:
- Successivo: Fase della socializzazione
- Precedente: La ricognizione individuale
Dettagli appunto:
-
Autore:
Manuela Floris
[Visita la sua tesi: "La colpa e il ragionamento emozionale"]
- Università: Università degli Studi di Cagliari
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Titolo del libro: Psicologia sociale
- Autore del libro: Palmonari, Cavazza, Rubini
- Editore: Il Mulino
- Anno pubblicazione: 2002
Altri appunti correlati:
- Sociologia generale
- Psicologia Sociale
- Manuale di Sociologia
- Lezioni di psicologia sociale
- Pedagogia generale
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Interventi di comunicazione organizzativa nei processi di cambiamento
- L'importanza del lavoro di gruppo e la leadership
- Dinamiche relazionali e processi comunicativi nei gruppi di aggregazione con particolare riferimento ai business network e alle reti imprenditoriali
- Cambiamento e ''cambia-menti'' nella Pubblica Amministrazione
- Il conflitto intergruppi è necessario? La risposta della Psicologia sociale. Dalle cause che lo generano agli antidoti per risolverlo
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.