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Le posizioni di minoranza


Un’altra possibile espressione del dissenso è costituita da posizioni di minoranza. Moscovici ha evidenziato il potere di persuasione di minoranze che si caratterizzano per un certo stile di comportamento:
- LA CONSISTENZA, essere coerenti e tenaci sincronicamente (fra i vari membri) e diacronicamente (nel corso del tempo);
- L’AUTONOMIA, essere indipendenti da legami esterni e agire secondo principi;
- L’INVESTIMENTO, dare prova di coinvolgimento e sacrifici personali per sostenere le posizioni;
- LA FLESSIBILITA’, la capacità di assumere uno stile negoziabile mantenendo la coerenza;
- L’EQUITA’, la capacità di guardare anche a posizioni diverse con imparzialità.
La maggioranza produce soprattutto compiacenza, cioè un’adesione pubblica senza accettazione personale, la minoranza può avere un’influenza indiretta che Moscovici definisce conversione, che consiste in un cambiamento delle proprie posizioni iniziali rispettano un problema.
NEMETH: il dissenso minoritario promuove un PENSIERO DIVERGENTE, cioè stimola a considerare il problema secondo molte prospettive e può avere l’esito di produrre soluzioni originali, mentre la maggioranza produce un PENSIERO CONVERGENTE, dove diventa importante aderire alla norma condivisa, bloccando il gruppo su un’unica posizione e bloccando il processo di ricerca delle possibili alternative.

Tratto da PSICOLOGIA SOCIALE di Manuela Floris
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