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Marketing “emotivo” e polisensoriale


Partendo dal presupposto che il consumatore non è un soggetto totalmente razionale, alcune teorie ribadiscono l’importanza delle decisioni emotive del consumatore. Oggi si devono costruire percezioni attorno ai prodotti: si arriva al marketing emozionale e polisensoriale, che porta l’azienda a trasmettere stimoli sensoriali più che a convincere il cliente circa la bontà e l’indispensabilità del prodotto, e mette a punto tecniche di vendita che sono basate sulla sollecitazione di tutti e cinque i sensi del consumatore. Gli odori si imprimono a lungo nella memoria, e vengono registrati sotto forma di emozioni, strettamente legate alla situazione in cui sono state sentite per la prima volta. Si va affermando sempre più l’utilizzo degli odori per fini commerciali [agenti immobiliari, grandi magazzini]; anche la musica è fortemente collegata alle emozioni.

Tratto da NUOVI ORIZZONTI DELLA PUBBLICITÀ di Mario Turco
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