Trattamento cognitivo-comportamentale dell’insonnia: come si tratta l’insonnia senza farmaci
Sebbene l’insonnia sia un disturbo ampiamente diffuso, che ha forte influenza sulla salute degli individui (si associa a depressione ed ansia con un impatto rispettivamente 4 volte e 2 volte maggiore) in Italia meno della metà degli insonni ricorre a un clinico.
Quando vi ricorre, spesso si tratta di una rapida valutazione del medico di famiglia che inizia un Trattamento Farmacologico che però:
- si presta ad autoprescrizioni e abusi
- perde efficacia nel tempo
- suscita diffidenza e paure nei pazienti.
Il trattamento cognitivo-comportamentale dell’insonnia (CTB) è la terapia di elezione per la cura dell’insonnia cronica primaria, e può essere usato anche per vari casi di insonnia di origine secondaria a condizioni mediche ed altri disagi.
Il CTB risponde ai principali criteri internazionali per il riconoscimento di terapie efficaci:
è descritto in manuali
è valutabile empiricamente con metodologie accettate da varie comunità scientifiche
ha un’efficacia confermata da studi su singoli casi e meta-analisi.
Sfortunatamente è una terapia ancora poco accessibile al grande pubblico, sia perché richiede impegno a clinici e pazienti, sia perché pochi psicologi e professionisti della salute la conoscono adeguatamene per somministrarla.
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