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Terapia cognitiva all'insonnia: controllo degli stimoli


In base ai principi dell’apprendimento associativo, si assume che stimoli ambientali, temporali e mentali associati all’addormentamento, nell’insonnia (date le ripetute associazioni tra il letto e lo star svegli) siano divenuti “segnali” non di sonno, bensì della sua difficoltà o impossibilità.
Lo stesso avviene con gli stimoli interni (ansia e frustrazione generata dai tentativi falliti di dormire, attivazione mentale, pulsare del cuore o altri segnali di arousal fisiologico).
La strategia di stimulus control (Bootzin) consiste nell’estinguere le associazioni disfunzionali e nell’instaurare associazioni che favoriscano il sonno (riassociare il letto al dormire, andare dormire solo quando si ha sonno, alzarsi dal letto quando si è insonni).
Si incoraggiano una serie di attività che preparano l’individuo ad andare a dormire (routine pre-sonno), l’andare a dormire solo quando si ha sonno, l’alzarsi dal letto quando non si riesce a prender sonno (get out of bed). Le regole impongono di utilizzare il letto e la stanza da letto esclusivamente per dormire.
Vantaggi:
- è una tecnica compatibile con i principi psicofisiologici di regolazione del sonno (aumenta il fattore omeostatico di regolazione del sonno S)
- è sinergica con le regole di restrizione del sonno.
Svantaggi: scarso gradimento e compliance per get out of bed.

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