Gli aspetti cognitivi della sindrome di Angelman
Uno dei deficit principali è l’assenza del linguaggio, nella maggior parte totale.
Il mancato sviluppo della funzione linguistica non implica che i bambini non abbiano un’adeguata comprensione del discorso.
Importante è il fatto che, con la partecipazione a training specifici, si può ottenere una comunicazione efficace attraverso segni non verbali.
La maggior parte dei soggetti riesce comunque ad imparare il proprio nome e a firmare, utilizzando anche immagini per comunicare.
In un ambiente protetto e con un intervento comportamentale efficace, il bambino può imparare a superare i gravi deficit iniziali e realizzare alcuni progressi.
Continua a leggere:
- Successivo: Gli aspetti medici della sindrome di Angelman
- Precedente: Gli aspetti psicosociali della sindrome di Angelman
Dettagli appunto:
-
Autore:
Beatrice Segalini
[Visita la sua tesi: "Il panico: un approccio integrato"]
- Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Esame: Psicologia clinica
- Docente: Enrico Molinari
- Titolo del libro: Clinica psicologica in sindromi rare
- Autore del libro: Enrico Molinari
- Editore: Bollati Boringhieri Collana Nuova didattica
- Anno pubblicazione: 2002
Altri appunti correlati:
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- L'essere adulto e disabile: una sfida difficile nella società
- La lesione al midollo cervicale: un approccio psicologico-riabilitativo
- Inclusione sociale e integrazione socio-sanitaria della disabilità: un confronto tra casi piemontesi
- …E i siblings? Un viaggio nel mondo di fratelli e sorelle di persone con disabilità
- L'autismo infantile
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.