Cinema italiano contro la società del boom. Fuga, maschera e parodia
Il nuovo pervade tutta la società consumistica, cambiano i rapporti tra spazio e tempo, si aprono i primi collegamenti autostradali tra nord e sud, la Piaggio crea il Ciao spingendo alla motorizzazione privata, le pillole anti concezionali portano a nuovi costumi sessuali e portano con sé le minigonna e i collant. Il desiderio morboso di un confort borghese. Il cinema registra questo mutamento ma si limita a prenderne atto, senza riuscire ad inglobarlo ed esorcizzarlo.
La maggior parte degli autori sceglie di volgere lo sguardo altrove, al fuori, al passato, si assiste così ad una perdita del presente, e d’interesse nei confronti dell’attualità.
O ci si rifugia nel passato e ci si mette in maschera, il riso ed il grottesco come uniche possibilità di rappresentare il presente porta al successo del cinema di genere.
I padri sono in difficoltà e fuggono:
Rossellini: scrive la storia in tv
Visconti si rifugia nella sua passione per il mito classico anche quando lo nasconde sotto abiti finto- moderni.
Fellini si allontana e gira satyricon o si rifugia nel grottesco
Rosi fa una nuova cenerentola
Lattuada adatta dalla letteratura, un Mandragola di Macchiavelli
Pasolini si crogiola nel mito classico come riscoperta della perdita del presente
Antonioni con Blow up tenta di parlare della modernità ma la porta a Londra, e poi in Cina in Africe e Spagna.
L’alternativa è stata il mascheramento: lo spaghetti western come approccio metaforico alla realtà, e come riconoscimento di sé alla rivoluzione del sessantotto. Si riconosce nella facili mitologie alla base dei reiterativi plots.
La terza metodologia dell’epoca per avvicinarsi all’attualità è la vena parodistica. L’abbassamento di un registro stilistico a beffarde deformazioni del codice comico farsesco. Si è deformato qualsiasi modello consolidato; affermando così l’impossibilità di creare un prodotto di successo, si parodizza ciò che si desidera e si ammira, nascono così tutta una serie di Musicaletti, e sgangherate spy story, il modello originario si riconosce chiaramente ma viene deriso.
Sintesi:
Ci sono 3 modi per affrontare la modernità
1. La tentazione della fuga di fronte alla società italiana moderna, la giudicano non interessante e si dedicano a rappresentare altro.
2. Il mascheramento carnevalesco Si tratta della modernità in chiave quasi allegorica, mascherandola da altro, principalmente da spaghetti western
3. L’irrisione parodistica si deride e si abbassa il registro di ciò che non si riesce a fare bene.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Asia Marta Muci
[Visita la sua tesi: "Panoramiche d'interni. Approfondimenti e divagazioni sul cinema e l'unità di luogo"]
- Università: Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM)
- Esame: Storia del cinema italiano
- Docente: Gianni Canova
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