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L'indirizzo storico filologico in Germania - '900 -


In Germania, infine, prevale come in Francia l'indirizzo storico filologico. Elenchiamo brevemente tutti i suoi rappresentanti più significativi.

Anton Springer. Scrisse un fortunato manuale di storia dell'arte in cinque volumi, oltre a importanti monografie su Raffaello, Michelangelo e Durer. Springer voleva che la storia artistica fosse concretamente inserita nella vita sociale e culturale del paese.
Carl Justi. Successore di Springer. Studioso di Winckelmann e Michelangelo, fu promotore di una storia dell'arte come Kulturgeschichte, specialmente in relazione a Velàzquez.
Hubert Janitschek. Nacque con lui la prima storia della pittura carolingia. Divenne redattore del Repertorium, che fu uno dei principali periodici tedeschi per l'informazione storico artistica. Fondato a Stoccarda nel 1875 da Franz Schestag , era caratterizzato da una severa impostazione filologica e aveva numerose note e interventi sulla storia e la teoria delle arti antiche e moderne, e presentava utili sezioni di informazion sulle più importanti pubblicazioni europee, sugli avvenimenti, i musei e le esposizioni.
Wilhelm Voge. Affrontò problemi di arte medievale con grande acribia, come dimostra chiaramente il modo di fare analisi stilistica, iconografica e storica delle opere e degli artisti. Aveva una capacità straordinaria di esplorare le relazioni tra le opere e i testi letterari e tra scuole e aree culturali.
August von Schmarsow. Insegnò a Lipsia dal 1893 al 1920. Unì alla modalità filologia una sua personale visione teorica. Dedicò importanti monografie ad artisti italiani quali Melozzo, Masolino, Masaccio e Barocci. La sua ricerca era volta principalmente a scoprire le leggi, che lui chiamava leggi di composizione, che presiedono alla storia delle forme nei vari periodi storici. Gli stili venivano studiati come mutazione del rapporto tra arti principali e forme simboliche di una determinata società. Considerava l'architettura arte dello spazio; la pittura arte delle immagini e la scultura arte delle forme; una concezione di stampo ancora romantico.
Adolph Goldschmidt. Era amico di Munch e grande esperto di arte medievale. Avvalendosi dei contatti con importanti storici dei manoscritti, avvierà una serie di proficui studi sui codici miniati medievali delle principali biblioteche europee, seguendo un metodo rigorosamente filologico che considerava aspetti stilistici, iconografici, paleografici e storico – documentari delle opere miniate. La seconda fase berlinese è invece occupata dalla monumentale opere di classificazione delle sculture in avorio dell'età carolingia, romanica, bizantina, del X e XI secolo. Ispirata ai Monumenta Germaniae Historica e ai corpus positivisiti tedeschi e austriaci, uscì in lussuosi in folio tra il 1914 e il 1934.Wilhelm von Bode e Max Friedlander. Il primo fu un grande conoscitore della scultura rinascimentale italiana, della pittura olandese del Seicento e dell'arte orientale. Il secondo della pittura primitiva fiamminga.

Tratto da STORIA E CRITICA D'ARTE di Gherardo Fabretti
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