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Sogni d'oro - Nanni Moretti


Ma il regista più energico degli anni 80 – 90 rimane Nanni Moretti. Ironico, caustico, critico, cinico, Moretti e la sua Sacher Film ci hanno regalato tantissimi film interessanti
 
Sogni d’oro, 1981.
Nanni è Michele Apicella, giovane regista emergente alle prese con critici cinematografici camaleontici, aspiranti registi invadenti, un film in lavorazione intitolato "La mamma di Freud", un rapporto difficile con la madre, un odioso regista rivale che gira un musical sul '68, dei sogni che si fanno sempre più ossessivi ... Le fobie che attanagliano Michele lo spingono sempre di più verso l'esasperazione. La lavorazione del film procede a rilento, e Michele si innervosisce con tutti gli attori, facendo loro ripetere le scene decine di volte. Perde la calma con la madre, che picchia senza ragione. Intanto continua a sognare di essere un professore di lettere, innamorato di una sua allieva, Silvia (Laura Morante), che lo ha aspramente criticato. Mentre sprofonda nella depressione, viene invitato ad una singolare trasmissione televisiva, nella quale affronta in una serie di "prove" il regista rivale Gigio Cimino. Si va dallo sproloquio verbale ad una prova canora, ed infine ad una prova fisica di resistenza (vestiti da pinguini e attaccati ad un elastico, i registi devono avanzare su una passerella mentre il pubblico li prende a secchiate d'acqua). Michele perde all'ultima prova, e in seguito i suoi incubi si fanno sempre più reali e ossessionanti. All'anteprima del suo film "La mamma di Freud", Michele ha ancora una visione: mentre Silvia gli dice al ristorante che ha deciso di partire per il Sud America, Michele si trasforma in licantropo e la insegue ululando per i boschi.

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