Il cinema di animazione negli Usa
Se il principio dell’animazione lo si trova contenuto già nelle analisi sul movimento condotte da Plateau e Raynaud, è con Stuart Blackton che arriviamo ad un più definito quadro del concetto di animazione. Blackton nel 1906 realizza una serie di disegni che, proiettati in successione, danno l’illusione del movimento. Blackton usava il principio per il campo degli effetti speciali, così sarà Emile Cohl a importarne le tecniche, con l’intenzione di dare al cinema di animazione una vita autonoma. Blackton realizza il primo cartone animato (The Magic Fountain Pen, nel 1907) ma Cohl, specializzandosi nel settore, produrrà centinaia di film di animazione tra il 1908 e il 1918.Il primo grande artista di cartoni animati è Winsor McCay, un newyorchese, che nel 1909 realizza Gertie the Dinosaur, e soprattutto nel 1911 il kolossal Little Nemo, composto da oltre 10.000 immagini. Nel 1914 Earl Hurd inventa la tecnica del trasparente, cioè i fogli trasparenti di celluloide sui quali disegnare i fondali. Le figure in movimento venivano fatte scorrere su scenografie che non richiedevano ogni volta di essere disegnate. Sempre Hurd, nel 1916, inventa il travelling applicato all’animazione, e da quel momento la storia dell’animazione si lega indissolubilmente a quella del cinema americano. Gli Stati Uniti diventano leader nel settore dell’animazione. Ricordiamo l’oriundo australiano Pat Sullivan che crea il famoso gatto Felix, o Walter Lantz, il primo ad usare il colore in un cartone animato. Ub Iwerks, che debutta negli anni ’20 come disegnatore pubblicitario, associandosi con Walt Disney crea i più famosi personaggi della omonima industria, tra cui il topo Mortimer, poi ribattezzato Mickey Mouse. In base agli accordi, non è certo nemmeno che il topo più famoso del mondo appartenga alla Disney. Diretti e temibili avversari della Disney furono i fratelli Fleischer, Max e Dave, che crearono famosissimi personaggi come Popeye e Betty Boop. All’uscita di Biancaneve e i sette nani di Disney, controbatterono con I viaggi di Gulliver, ma senza riscuotere pari successo.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia e critica del cinema
- Docente: Sarah Zappulla Muscarà
- Titolo del libro: Breve storia del cinema
- Autore del libro: Massimo Moscati
- Editore: Bompiani
- Anno pubblicazione: 2003
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