Dramma di "La paura" e separazione dalla Bergman
Si ha l’impressione che le intenzioni dichiarate da Rossellini non corrispondano in tutto e per tutto al risultato filmico. Dichiara di voler fare un film dove la protagonista si libera confessando, e poi fa un film dove la confessione e la colpa appartengono anche (se non di più) al marito. Nel film Irene è già pentita all’inizio e vuole lasciare l’amante fin dalla prima inquadratura, e le sue bugie diventano irrilevanti davanti al diabolico disegno del marito. Il quale alla fine è costretto a fare ciò che avrebbe voluto da Irene: confessare e chiedere perdono.
Autobiografismo: Irene è ancora una volta straniera. Disagi sul set (tour de force delle doppie riprese) trasportati nel film. Il marito rimprovera Irene di voler continuare a lavorare invece di stare in casa, ora che la guerra è finita. Lui che ripete che senza la moglie la loro industria non esisterebbe più (era alla Bergman che i produttori si interessavano, non a Rossellini). Esperimento dello scienziato che si serve della moglie come cavia = esperimento condotto da Rossellini sulla Bergman (da estendere a tutti i film del polittico).
Titolo dove la costruzione drammatica è più forte e ci sono più attori professionisti. Elaborazione figurativa inedita per Rossellini: fotografia dal chiaroscuro suggestivo, pianisequenza, riprese in continuità, lavoro di composizione dell’immagine, uso della profondità di campo che comprende sempre la vittima e il suo boia.
Non credo più all’amore = percorso che sancisce la separazione definitiva della coppia (Rossellini e la Bergman erano separati da qualche mese quando esce). La precedente uscita italiana era stata accolta in modo ostile.
Qualche anno dopo Rossellini era tornato dall’India con Sonali Das Gupta incinta (come la Bergman alla fine di Stromboli) e la Bergman era tornata a Hollywood da trionfatrice. La stampa riserva all’attrice comprensione e solidarietà, ma è durissima con Rossellini.
Nel 1958 altri pensano di sfruttare lo scandalo: Viaggio in Italia esce in Gran Bretagna col titolo The Lonely Woman, e anche The Chicken viene rimesso in circolazione.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Marco Vincenzo Valerio
[Visita la sua tesi: "La fortuna critica italiana de I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli"]
- Università: Università degli Studi di Milano
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Filmologia
- Titolo del libro: Le varianti trasparenti
- Autore del libro: Elena Dagrada
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