"Luci della città". Sonoro senza dialogo
Esempio di film sonoro, ma non dialogato. Le parole e le voci sono sostituite attraverso espedienti sonori sempre sofisticati e molto efficaci. Nella scena iniziale il commento musicale è extradiegetico (la colonna sonora accompagna le immagini del film, ma non è interna all’universo del narrato), poi quando partono le note dell’inno americano, l’elemento extradiegetico diventa diegetico in quanto anche i personaggi che fanno parte dell’universo filmico sentono quelle note e si mettono sull’attenti. Il film, soprattutto nella sua parte iniziale, è un continuo sberleffo nei confronti del parlato e una dimostrazione di come le parole non servano, sostituite da altre sonorità come ad esempio gli strumenti a fiato.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Marco Vincenzo Valerio
[Visita la sua tesi: "La fortuna critica italiana de I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli"]
- Università: Università degli Studi di Milano
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Teoria e analisi del linguaggio cinematografico
- Docente: Elena Dagrada
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