Epicuro. "Atarassia", giustizia e amicizia
L’atarassia coincide allora con la felicità ossia assenza di turbamento. Anche per Epicuro come per Aristotele il modello di vita filosofica è la vita divina, ma non intesa come dedizione disinteressata allo studio, bensì nell’esercizio privo i turbamenti della saggezza nella condotta della propria vita. Il clinamen eliminando la necessità e introducendo la casualità del mondo, inserisce la possibilità di libertà per l’uomo. Ma la piena realizzazione umana non è la partecipazione alla vita politica: la vera felicità può essere raggiunta solo all’interno di una piccola comunità di amici raccolti attorno al maestro e non in città. Definisce inoltre la giustizia come un contratto attraverso il quale nessuno può fare o subire danni (T 145). Essa dunque non è una virtù cooperativa come la concepiva Platone ma una convenzione dettata dall’utile individuale: io non danneggio gli altri a patto che loro non danneggino me. Vivi nascosto è un motto epicureo che vuole non l’isolamento dalla città, ma la capacità di non voler trovare nella città la felicità, ma nell’amicizia che sarà vera solo all’interno di una cerchia ristretta.
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Dettagli appunto:
- Autore: Carlo Cilia
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Filosofia antica
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