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Logica stoica. Retorica e dialettica


La logica: deriva da logos che vuol dire sia discorso che ragione. Essa non è uno strumento della scienza come voleva Aristotele, ma una parte specifica del sapere filosofico. Essa si articola in retorica (scienza dei discorsi lunghi) e dialettica (scienza delle cose significate e significanti). Cerchiamo di spiegare queste definizioni. Anche per gli stoici come per gli epicurei la conoscenza ha origine con la sensazione; quando l’uomo nasce la sua mente è una sorta di tabula rasa: appena un oggetto colpisce i sensi si forma la rappresentazione (in greco phantasia). Le rappresentazioni sono conservate nella memoria e da memorie ripetute di uno stesso oggetto si formano i concetti o nozioni generali. A partire da questi concetti se ne possono formar altri per somiglianza, analogia, trasposizione, contrarietà che magari non hanno un riscontro nel mondo sensibile (il centauro). Sembra allora che nella prima fase la conoscenza sia come una mano aperta che riceve passivamente dei dati. Nelle fasi successive attraverso l’assenso il soggetto agisce e pone attenzione all’oggetto di cui vede la rappresentazione; la mano da aperta si stringe fino a chiudersi al momento della comprensione (in greco katalepsis ossia afferrare).

Tratto da FILOSOFIA ANTICA di Carlo Cilia
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