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Il compito di archivi e biblioteche

Il compito di archivi e biblioteche


ARCHIVI E BIBLIOTECHE.
L'archivio è il depositario delle istituzioni pubbliche, politiche, economiche, scolastiche in forma scritta e spesso consiste di pezzi cartacei unici. Alla biblioteca spetta invece il possesso di libri interi, di opere prodotte da un'attività creativa per lo più individuale, dotate di autonomia e autosufficienza. L'Italia preunitaria, variamente policentrica e indipendente, ha accumulato enormi quantità di materiale documentario e librario, la cui somma totale è il doppio di quanto conservato in tutto il resto d'Europa, anche se il calcolo è riservato agli Archivi di Stato, esclusi dunque gli Archivi ecclesiastici, ricchissimi ma privati e sottratti alla vigilanza statale.
Le biblioteche di stato sono 36 e sono organismi monumentali indipendenti; gli archivi sono uno per ogni capoluogo di provincia, con eventuali sezioni distaccate. Roma e Firenze sono le uniche a fregiarsi del titolo di Nazionale Centrale, quindi le uniche abilitate al diritto di stampa, quindi a ricevere un esemplare di ogni pubblicazione effettuata entro il territorio italiano.
Molto è stato venduto, perduto e razziato; spesso i libri e i documenti sono finiti in collezioni private o in importanti biblioteche straniere, così che paradossalmente a volte è più agevole studiare la cultura letteraria di ambiente napoletano – aragonese a Parigi piuttosto che a Napoli.I manoscritti vengono citati indicando la sede dove si trovano, il fondo particolare a cui appartengono, la loro segnatura numerica, alfabetica e mista ed eventualmente le sue precedenti collocazioni.
La siglatura serve quando nel corso di studi preparatori e di edizioni si deve fare continuo riferimento a manoscritti e stampe testimoni della tradizione. Nella filologia provenzale Karl Bartsch introdusse con l'edizione di Peire Vidal del 1857 l'uso di lettere maiuscole per i pergamenacei e di minuscole per i cartacei. In filologia italiana lo si utilizza in pochi casi, come in quello dei canzonieri antichi (A Vaticano Latino 3793 dell'Apostolica Vaticana; B Laurenziano Rediano 9 della Medicea Laurenziana di Firenze; C Banco Rari 217 della Nazionale Centrale di Firenze).
- autografo, dunque scritto di proprio pugno
- idrografo, scritto da un altro ma sotto sorveglianza dell'autore
- edizione a stampa controllata e approvata dall'autore.

Tratto da FILOLOGIA DELLA LETTERATURA ITALIANA di Gherardo Fabretti
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