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Caravaggio : primi anni del '600


A questo periodo risalgono:
* Cena in Emmaus
Il soggetto biblico della Cena in Emmaus è l’evento della rivelazione e del riconoscimento del Cristo sotto la specie eucaristica. Come sempre Caravaggio riesce a rappresentare un tema di alto significato dottrinale come una cena vera tra amici. Stupisce infatti il forte contrasto tra la serenità di Gesù e l’estremo stupore degli apostoli. Dal punto di vista tecnico, risalta il forte effetto di illusione prospettica reso dal piano luminoso del tavolo col canestro di frutta che vi si sporge e dalle braccia aperte dell’apostolo il cui gomito e la sedia sembrano forare il piano ideale della tela.

* amor vincit omnia
Caravaggio eseguì il dipinto per il marchese Vincenzo Giustiniani. Raffigurò il tema come un ragazzotto nudo, armato di arco e frecce e di ali vere di uccello e circondato da una serie di motivi: strumenti musicali, attrezzi da disegno, un’armatura, un globo, che avevano un significato simbolico. Doveva trattarsi quindi di un’allegoria atta alla celebrazione della personalità del committente. Infatti gli oggetti sono stati spiegati come interessi del marchese (musica, architettura, astrologia, letteratura, arte). La figura dell’amor vincitore alluderebbe all’essere anch’egli un vincitore, maestro di tutte le arti.

* Sacrificio di Isacco
* Incredulità di san Tommaso
* Cattura di cristo
Il momento di maggiore affermazione segna l’inizio di una nuova fase nella vicenda umana ed artistica. Gli anni tra il 1603 e il 1606 vedono ridursi le commissioni pubbliche e soprattutto il rifiuto di alcune sue opere a dimostrazione delle difficoltà crescenti cui la pittura stava andando incontro e le scelte stilistiche sempre più radicali di Caravaggio. Sono prova di questa fase:
* la "Deposizione": la salda e compatta impostazione ricompone il dramma sacro in una visione più pacatamente classica.
* la "Madonna di Loreto": provocatoria e nuova nel rappresentare il tema del pellegrinaggio.
* la "Madonna della serpe": (pala dei palafrenieri) dà ad un difficile tema dottrinario, che è il ruolo della Vergine nel piano di redenzione dell’umanità voluta da Dio, tutta l’evidenza di un fatto quotidiano decidendo di darne una chiave umana: si nota infatti, il gesto di protezione della madre nei confronti del bambino, l’ostentata naturalezza della stessa Vergine vestita con i panni di una popolana dal vestito scollato, il nudo del bambino non più pargolo, la marcata rugosità di sant’Anna. Si nota l’interpretazione sempre molto personale di Caravaggio: la Madonna schiaccia il serpente con il proprio piede ma Gesù ha anche lui il proprio piede su quello della madre con tanto vigore che quasi sembra annullare l’azione materna. Ciò spiega l’idea del Merisi che è il seme che nascerà dalla donna a schiacciare la testa del serpente. Il Merisi aveva intuito che non si può attribuire un ruolo da protagonista alla Madonna nell’azione della redenzione che è un gesto, invece, che spetta al figlio.
* Morte vergine
- la "Morte della vergine": giudicato "sconveniente" per aver preso a modello della Vergine una donna vera, di dubbia moralità. L’opera fu rifiutata probabilmente perché Caravaggio omise ogni accenno al passaggio diretto al Cielo come invece voleva la tradizione iconografica per quel tema che prevedeva invece la raffigurazione dell’anima dell’ anima della Vergine che sale al cielo. Caravaggio invece concentrò la rappresentazione nel compianto di un cadavere in cui la madonna appare sotto le spoglie di una donna comune. Inoltre è stato detto che aveva fatto con poco decoro la madonna gonfia e con le gambe scoperte. 
Nel 1605 fu costretto a scappare a Genova per circa tre settimane, dopo aver ferito gravemente un notaio, Mariano Pasqualone da Accumuli, a causa di una donna: Lena, l'amante di Caravaggio.
In seguito alla condanna, Caravaggio è costretto a peregrinare tra Napoli, Malta e la Sicilia senza mai perdere la speranza di rientrare a Roma. Alla fine del 1606 Caravaggio giunse a Napoli, nei quartieri spagnoli, dove rimase per circa un anno. La fama del pittore nella città era ben nota a tutti. I Colonna lo raccomandarono ad un ramo collaterale della famiglia: i Carafa-Colonna, importanti membri dell'aristocrazia napoletana. Qui il Merisi visse un periodo felice e prolifico per quanto riguarda le commissioni:
la più importante, ad opera di un mercante croato di Ragusa, Nicola Radulovic, fu la
* Madonna del Rosario
L'iconografia del dipinto venne impostata dal committente stesso che alla fine non acquistò più l'opera, che venne così modificata dal pittore e collocata all'interno della Cappella del Rosario nella chiesa dei domenicani.

In tale periodo realizzò una delle sue opere più importanti, che si rivelerà cardine per la pittura in sud Italia e per la pittura italiana in genere, la cui composizione, rispetto alle pitture romane, è più drammatica e concitata, non esistendo più un fulcro centrale dell'azione. Questo sarà di grande stimolo per la pittura barocca partenopea successiva.
* Sette opere di Misericordia

Tratto da CARAVAGGIO, LA VITA E LE OPERE MAGGIORI di Katia D'angelo
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