L’evoluzione del Writ of Trespass
Vediamo meglio come avviene l’evoluzione del writ of trespass.
Secondo lo schema classico, il writ of trespass è rilasciato nell’ipotesi di una transgressio che presuppone un atto materiale di forza e dunque una violazione in armi dell’ordine pubblico e della pace del regno.
Nel XII secolo si conoscono tre tipi di trespass: to person, to goods, to land (alla persona, ai beni, alla terra).
Partendo dallo schema tradizionale, nei secoli XIV e XV le corti hanno elaborato il writ of trespass on the case.
In questa ipotesi il writ non riguarda più i casi di applicazione diretta e illecita della forza fisica.
In pratica, diventa irrilevante l’allegazione dell’uso formale della forza, mentre acquista rilievo il dato sostanziale che l’attore, personalmente o con riferimenti ai suoi beni, sia stato vittima di un danno causato dal comportamento negligente o doloso di un altro soggetto.
Nel writ of trespass on the case si fanno rientrare tutti i casi di comportamenti dannosi che non possono essere considerati vere e proprie ipotesi di trespass.
Si viene a creare, insomma, un’azione sussidiaria generale esperibile per un complesso eterogeneo di casi di condotta dannosa e di illecito civile.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Sistemi Giuridici Comparati, a.a. 2006/2007
- Titolo del libro: "La tradizione giuridica occidentale" e "Diritto consuetudinario albanese"
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