L’albanese è “un uomo d’onore”
L’essere riconosciuto uomo d’onore significa partecipare pienamente alla vita comunitaria.
Subire oltraggio e non reagire, o peggio reagire ma essere sconfitti, significa il più delle volte la rovina sociale.
La difesa dell’onore, della fama, dello status nella società, è lasciata alla forza e all’astuzia del singolo, che non è vincolato al rispetto di alcuna regola.
§ 595: “per l’onore offeso non c’è giudizio o tribunale”.
La legge dice: “perdonali se vuoi, oppure lava la tua fronte imbrattata”.
§ 596: “l’onore è patrimonio personale, né alcuno con vie giudiziarie può impedire il risarcimento dell’onore. L’onore sulla fronte ci è stato impresso dal sommo iddio”.
§ 597: “l’onore oltraggiato non incorre in multe giudiziarie. L’oltraggio all’onore non si perdona mai”.
§ 598: “il disonore non si vendica con compensi, ma con spargimento di sangue o con un perdono generoso”.
§ 599: “il disonorato è libero di vendicare il proprio onore”.
§ 600: “di fronte alla legge il disonorato è considerato persona morta”.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Sistemi Giuridici Comparati, a.a. 2006/2007
- Titolo del libro: "La tradizione giuridica occidentale" e "Diritto consuetudinario albanese"
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