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Definizione di tutela di condanna

Definizione di tutela di condanna


Se lo stadio dell'illecito è più avanzato rispetto a quello della mera provoca­zione dell'incertezza sull'esistenza e/o il modo di essere del diritto soggettivo, giungendo a presentarsi propriamente come una lesione dell'interesse a questo sottostante, è necessario approntare una forma di tutela che soddisfi un simile, più pregnante, bisogno, una forma di tutela sicuramente repressiva: la tutela di condanna. In tale ambito il giudice, ove riconosca la fondatezza della domanda, non si limiterà ad accertare l'esistenza del diritto affermato dall'attore, ma pro­nuncerà, in più, un ordine di prestazione, ossia, appunto, la condanna del con­venuto a tenere un certo comportamento. Esempi.
Tizio è creditore di Caio per una certa somma di denaro, quindi egli è titolare di un diritto a cui è sotteso un interesse che trova la sua realizzazione solo nel momento in cui l'obbligato adempie alla prestazione dovuta, con ciò estinguen­do il rapporto obbligatorio, sia il suo obbligo sia il diritto del creditore.
Se Caio non adempie, quindi non paga la somma per cui è debitore, Tizio può agire in giudizio proponendo una domanda nella quale chiederà al giudice: l'accer­tamento del suo diritto, l'accertamento della lesione, ossia dell'inadempimento, quindi l'ordine di prestazione o, se si vuole, la condanna del convenuto a pagare la somma di denaro.

Tratto da PROCEDURA CIVILE di Beatrice Cruccolini
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