Anatomia patologica dell’annegamento
Tra i segni esterni meritano di essere segnalati i seguenti:
a. la cute anserina: prodotta dalla contrazione dei muscoli post-mortale a causa di stimolazioni dell’ambiente liquido;
b. il fungo schiumoso: prodotta per commistione a livello dei bronchi e della trachea del liquido annegante con il muco aerato.
Tra i segni esterni è sicuramente quello di maggior rilievo diagnostico in quanto espressione di attività respiratoria al momento della penetrazione del liquido annegante.
Tuttavia la sua presenza non può consentire da sola la formulazione di una diagnosi certa di morte per annegamento, poiché si tratta di reperto che può comparire in tutte le morti asfittiche.
I segni interni dell’annegamento costituiscono elementi di maggiore valore probatorio; si possono rilevare:
a. presenza di schiuma nel lume tracheo-bronchiale;
b. enfisema acuto polmonare;
c. macchie di Paltauf;
d. presenza di liquido annegante nell’intestino (molto utile per la diagnosi differenziale tra annegamento e sommersione di cadavere, poiché non si ritiene possibile nel cadavere sommerso la penetrazione di liquidi al di là della valvola pilorica).
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Medicina Legale, a.a. 2008/2009
- Titolo del libro: Compendio di medicina legale
- Autore del libro: L. Macchiarelli, P. Arbarello, G. Cave Boni, N.M. Di Luca e T. Feola
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