Gli elementi accessori della retribuzione e la sua struttura complessa
Nei contratti collettivi è normale la previsione dei c.d. elementi accessori della retribuzione.
Infatti ci possono essere attribuzioni di natura obbligatoria (c.d. integrazioni) corrisposte in via saltuaria o più spesso continuativa, in aggiunta alla retribuzione normale (c.d. paga-base).
Dall’aggiunta delle integrazioni, nonché dalle maggiorazioni per il lavoro straordinario, notturno e festivo, si risale alla retribuzione complessivamente corrisposta al lavoratore (c.d. retribuzione globale).
Tra gli elementi accessori della retribuzione possiamo ricordare in primo luogo gli aumenti che maturano con il permanere del lavoratore nella stessa qualifica (c.d. scatti o aumenti periodici di anzianità).
Altri elementi accessori sono i superminimi individuali o collettivi, corrispondenti a quella parte della retribuzione che supera i minimi tariffari previsti dai contratti collettivi nazionali, assegnati individualmente (che prendono anche il nome di aumenti di merito o assegni ad personam) o collettivamente.
Generalizzato è anche il ricorso alle mensilità supplementari: in particolare, ha rilievo la 13a mensilità o gratifica natalizia.
Sono da ricordare ancora le indennità previste dalla contrattazione collettiva per compensare l’effettuazione di lavori disagiati, gravosi o comunque considerati penosi rispetto allo standard normale della prestazione.
Un cenno merita anche l’indennità di mensa, sostitutiva del relativo servizio.
Diffusi sono anche i premi collettivi di produzione, di solito istituiti mediante contratti collettivi aziendali nell’intento di far partecipare il lavoratore ai benefici della produttività aziendale misurata attraverso indicatori sia tecnici (quantità di produzione, risparmio nei costi, qualità di prodotto) sia economici (fatturato, margine operativo lordo, utili di bilancio).
È da segnalare poi la tendenza della contrattazione aziendale ad istituire i c.d. premi di presenza, rivolti a disincentivare l’assenteismo.
Diverso è invece il caso delle gratifiche e dei premi individuali (di operosità, di assiduità, ecc…), la cui unica funzione è di assicurare un’integrazione discrezionale della retribuzione normale.
La ragione di questa struttura complessa della retribuzione consiste nel fatto che le aziende e la contrattazione collettiva tendono a differenziare la retribuzione in modo da adattarla ai caratteri delle singole prestazioni.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto del lavoro, a.a. 2007/2008
- Titolo del libro: "Diritto del Lavoro" di E. Ghera, "Solidarietà, mercato e concorrenza nel welfare italiano" di S. Sciarra
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