Applicazione delle misure cautelari personali: l’interrogatorio di garanzia
Ha inizio nel momento in cui la misura cautelare personale è eseguita; si conclude con l’interrogatorio davanti al giudice che ha deciso l’applicazione della misura cautelare interdittiva o coercitiva.
In seguito all’interrogatorio dell’indagato, il giudice valuta se permangono le condizioni di applicabilità e le esigenze cautelari.
Il codice impone al gip di depositare immediatamente, insieme all’ordinanza applicativa della misura, anche la richiesta del Pubblico Ministero e gli atti presentati con la stessa.
La l. 332/95 ha previsto un terzo correttivo, cioè un avviso di deposito che deve essere notificato al difensore, che ha diritto di esaminare gli atti in cancelleria.
Un quarto correttivo riguarda l’ordine temporale con il quale il Pubblico Ministero e il gip possono, rispettivamente, procedere a interrogare l’indagato.
L’interrogatorio della persona in stato di custodia cautelare da parte del Pubblico Ministero non può precedere l’interrogatorio del giudice.
Questo atto deve avvenire entro un termine breve: 5 giorni dall’inizio dell’esecuzione della custodia in carcere, 10 giorni dall’inizio delle altre misure cautelari.
Ricordiamo che le misure cautelari coercitive e interdittive perdono immediatamente efficacia se il giudice non procede all’interrogatorio.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto Penale II, a.a. 2007/2008
- Titolo del libro: "Delitti contro il patrimonio", "Delitti contro la persona", "Manuale per lo studio della parte speciale del diritto penale"
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