Classificazioni motivazionali: deliquentui professionali e occasionali
Sempre sotto il profilo delle classificazioni descrittive vanno ricordate anche le tipologie:
- dei delinquenti professionali, che rifiutano il lavoro come mezzo abituale di vita e trovano nella attività criminosa, più o meno stabile, la principale fonte di sostentamento.
Di regola la criminalità professionale si sviluppa nell’ambito di sottoculture delinquenziali, attraverso i meccanismi psicologici e le dinamiche del gruppo e l’apprendimento interpersonale delle norme e tecniche delinquenziali;
- dei delinquenti occasionali, che costituiscono il tipo opposto del delinquente professionale, perché rappresentati da soggetti di regola normalmente integrati socialmente, che non vivono dei proventi dei delitti e sono indotti al delitto non dalla abituale appartenenza a sottoculture o da disposizioni individuali o sociali facilitanti, ma soltanto dal concorso di circostanze speciali, sicché il delitto appare estraneo all’abituale stile di vita dell’autore.
Caratteristiche dell’“occasionalità” sono considerate la scarsa gravità del reato (una rapina o un omicidio non sono mai considerati delitti occasionali, anche se unici della vita del reo) e la occasione particolarmente favorevole al delitto, che riduce quelle resistenze normalmente idonee ad inibire in tali soggetti le tentazioni;
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Criminologia, a.a. 2008-09
- Titolo del libro: Il problema della criminalità
- Autore del libro: Ferrando Mantovani
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