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Il termine degli effetti del contratto


Il termine indica il periodo temporale entro cui si collocano gli effetti del contratto.
Può essere iniziale o finale.
Il “termine negoziale” deve essere distinto dal termine di adempimento delle obbligazioni.
Quando al contratto è apposto un termine iniziale, i suoi effetti sono differiti a quella data.
Come detto, deve essere distinto dal termine di adempimento dell’obbligazione, il quale indica “il tempo in cui la prestazione deve essere eseguita”.
Il termine finale indicato il momento in cui il contratto cesserà di produrre effetti ed assume rilevanza nei contratti di durata.
Per alcuni casi la legge ammette che il contratto non contenga alcun termine: è l’ipotesi del contratto a tempo indeterminato.
Altre volte, invece, la legge impone che il contratto abbia un termine indicato nel massimo o nel minimo.
Alla scadenza del termine il contratto si dice scaduto e non produce più effetti a meno che non vi sia un rinnovo (o proroga) per volontà delle parti (proroga convenzionale) o espressa previsione di legge (proroga legale).

Tratto da DISCIPLINA GIURIDICA DEI CONTRATTI di Stefano Civitelli
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