Esempi di assenza della norma sulla forma

Mandato senza rappresentanza ad acquistare beni immobili

Nel caso del mandato senza rappresentanza ad acquistare beni immobili si rileva che non c’è nessuna norma sulla forma; secondariamente emerge che tale contratto produce effetti obbligatori e non produce un effetto reale; dalla lettura della norma sul mandato si rileva, però, che il mandatario può acquistare la proprietà della cosa e deve trasferirla al mandante; se non la trasferisce, l’art. 1706 c.c. prevede la possibilità che il mandante possa comunque acquisire la proprietà della cosa oggetto del mandato, attraverso una sentenza costitutiva: procedimento che conduce attraverso quel titolo (il contratto di mandato) all’acquisto di un bene immobile e quindi al prodursi di un effetto reale.

Mandato con rappresentanza

Diversa, naturalmente, è l’ipotesi del mandato con rappresentanza perché l’art. 1392 c.c. esige che la procura sia conferita con le forme prescritte per il contratto che il rappresentante deve concludere.

Il contratto preliminare

La stessa ratio è alla base dell’art. 1351 c.c.: il contratto preliminare deve avere la stessa forma del contratto definitivo perché attraverso un contratto preliminare si può giungere all’acquisto del diritto reale attraverso la sentenza costitutiva.
Se è così l’interprete non può fermarsi di fronte all’assenza della norma sulla forma solenne, occorre invece valutare attentamente il tipo di effetto che produce l’atto; si dovrà poi esaminare attentamente se per quel tipo di atto e per quel tipo di effetto non si debba rispettare un formalismo che è richiesto per analoghi atti.
Se si ravvisa l’identità di ratio e di finalità non c’è ragione di non estendere al contratto, che pur non ha un’indicazione formale, la forma solenne.
Ed è proprio quello che avviene per il mandato senza rappresentanza ad acquistare beni immobili; in modo analogo i giudici si sono pronunciati anche per tutti i contratti risolutivi di un precedente contratto formale.