II lodo arbitrale straniero, art. 839-840

art 839-840 PROCEDIMENTO PER IL RICONOSCIMENTO E L'ESECUZIONE DEI LODI ARBITRALI STRANIERI (introdotto nel 94 in attuazione degli obblighi derivanti dalla Convenzione di New York del 1958)
-I Fase necessaria: è caratterizzata dall'unilateralità e dalla sommarietà della cognizione
Viene instaurata con ricorso proposto da coloro che furono parte al giudizio arbitrale o dai loro successori o aventi causa.
Giudice competente è il presidente della corte d'appello nella cui circoscrizione risieda l'altra parte, se tale parte non risiede in Italia è competente la corte d'appello di Roma.
Adempimenti imposti al ricorrente: ' ART 839 II. Il ricorrente deve produrre il lodo in originale o in copia conforme, insieme con l'atto di compromesso, o documento equipollente, in originale o in copia conforme.
III. Qualora i documenti di cui al secondo comma non siano redatti in lingua italiana la parte istante deve altresì produrne una traduzione certificata conforme.'
(in assenza di specifica previsione normativa si ritiene che tale documentazione debba essere presentata al momento del deposito del ricorso, presupposto process della domanda).
Oggetto del procedimento: IV 'Il presidente della corte d'appello, accertata la regolarità formale del lodo, dichiara con decreto l'efficacia del lodo straniero nella Repubblica, salvoché:
1) la controversia non potesse formare oggetto di compromesso secondo la legge italiana;
2) il lodo contenga disposizioni contrarie all'ordine pubblico.
La prima fase si conclude con un decreto la cui natura è di accertamento costitutivo (rende efficace nel nostro ordinam un lodo straniero sino a quel momento giuridicamente irrilevante)
Se il decreto è positivo il pres dichiara l'efficacia del lodo straniero. Se è negativo la rifiuta, qualora il rifiuto derivi da ragioni di carattere processuale l'istanza può essere riproposta, qualora derivi da ragioni sostanziali l'unica strada percorribile diviene l'opposizione.
 

Fase eventuale a cognizione piena