Nozione e funzione del piccolo imprenditore
L’art. 2083 c.c. definisce piccoli imprenditori “i coltivatori diretti del fondo, gli artigiani, i piccoli commercianti e coloro che esercitano un’attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia”.
Per esclusione, tutti gli imprenditori che non rientrano in questa definizione sono qualificabili come medio/grandi.
All’imprenditore qualificato come piccolo non si applicano, a prescindere dal tipo di attività svolta, lo statuto dell’imprenditore commerciale.
Le tre figure espressamente indicate dall’art. 2083 c.c. (coltivatore diretto, artigiano e piccolo commerciante) sono menzionate solo esemplificativamente e comunque rientrano nel concetto di piccolo imprenditore se e solo se rispettano il requisito generale indicato nell’ultima parte della norma: la prevalenza del lavoro proprio e dei propri familiari sugli altri fattori della produzioni utilizzati nello svolgimenti dell’attività.
La figura dell’artigiano è storicamente destinatario di norme speciali.
Le definizioni di artigiano contenute in tali normative (legge quadro per l’artigianato 443/85) sono assai distanti dalla definizione dell’art. 2083 c.c.
La circostanza che l’art. 2083 c.c. individui nominalmente l’artigiano come figura tipica di piccolo imprenditore, ha condotto parte della dottrina e della giurisprudenza a ritenere che l’artigiano possa essere tale qualora rientri nell’ambito della definizione data dalla legge speciale, anche se non rispetti il criterio generale della prevalenza del lavoro proprio e della famiglia.
Questa tesi appare oggi minoritaria: si ritiene che la l. 443/85 non fornisca una definizione di artigiano “a ogni fine di legge”, ma è funzionale solo all’erogazione delle provvidenze agevolative.
Non è detto, insomma, che chi è artigiano ex lege 443/85 lo sia anche ai sensi e per gli effetti del codice civile.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto commerciale, a.a. 2007/2008
- Titolo del libro: Corso di diritto commerciale (vol. 1 e 2)
- Autore del libro: Gaetano Presti e Matteo Rescigno
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