Le modalità di riscossione delle imposte: il versamento diretto e i tributi indiretti

L’iscrizione a ruolo quale tramite per l’adempimento spontaneo del contribuente, quindi, ha finito per assumere carattere residuale rispetto al versamento diretto.
Per quanto concerne invece i tributi indiretti, va ricordato che i compiti della riscossione e quelli consequenziali della contabilizzazione e del versamento erano affidati ai servizi autonomi di cassa dipendenti dal dipartimento delle entrate e da quello del territorio.
In una situazione del genere risultavano sacrificate sia le esigenze facenti capo all’amministrazione finanziaria in punto di razionalità ed economicità nell’organizzazione dei servizi suddetti, sia di quelle dei soggetti passivi delle obbligazioni tributarie relative alla maggior semplificazione possibile quanto alle modalità di pagamento delle somme dovute.
Di qui la spinta al trasferimento dei compiti in questione dagli uffici a soggetti estranei all’amministrazione ed individuati in modo circoscritto, in grado di meglio soddisfare le une e le altre esigenze.
Il legislatore si è mosso in un primo tempo nell’ordine di idee di un recupero del ruolo dell’amministrazione finanziaria quale destinatario immediato dell’adempimento spontaneo, sia pure attraverso l’ausilio di una rete di determinati soggetti incaricati della riscossione (come banche e poste) e di una emarginazione del concessionario esclusivamente sul terreno della riscossione coattiva.
In altri termini, l’obiettivo che si inteso perseguire è stato quello della trasformazione del ruolo del concessionario da garante dell’acquisizione anticipata del gettito fiscale in operatore specializzato nel recupero di crediti presso i contribuenti inadempienti.
Sennonché, il disegno di cui sopra ha in seguito subito degli aggiustamenti, essendosi provveduto a mantenere in vita ed anzi a valorizzare ulteriormente l’intervento dei concessionari in sede di riscossione spontanea ponendo sullo stesso piano degli altri ausiliari.