La determinazione dei redditi di lavoro autonomo
I redditi di lavoro autonomo sono dati dalla differenza tra compensi percepiti (in denaro o in natura) e spese sostenute.
Si applica il principio di cassa, con alcune deroghe.
Insieme con i compensi sono tassati anche i rimborsi di spese e gli interessi moratori o per dilazione di pagamento, ma sono esclusi i rimborsi delle spese sostenute in nome e per conto del cliente.
Sono inoltre soggette ad imposizione le plusvalenze dei beni strumentali all’esercizio delle attività (compresi gli immobili), realizzate mediante cessione a titolo oneroso (o risarcimento) o anche in caso di autoconsumo e destinazione del bene a finalità estranee all’arte o professione.
Le minusvalenze sono invece deducibili solo se realizzate mediante cessione o risarcimento.
Continua a leggere:
- Successivo: Le spese e i costi pluriennali deducibili
- Precedente: La nozione di reddito di lavoro autonomo
Dettagli appunto:
-
Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto Tributario, a.a. 2008/2009
- Titolo del libro: "Manuale di diritto tributario" di P. Russo e "L'imposta sul valore aggiunto" di F. Padovani
- Autore del libro:
Altri appunti correlati:
- Diritto Tributario
- Diritto tributario - Corso progredito
- Diritto Tributario
- Appunti di Diritto Tributario
- Diritto Tributario
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.