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Dei e corpi celesti nel "De natura deorum"



Poi se il sole e la luna son dei, allora anche lucifero e le stelle erranti e quelle fisse lo saranno..e se l'arcobaleno ha natura divina come non dirlo un Dio? con questo procedimento si va avanti all'infinito. Dunque è necessario confutare anche chi afferma che gli dei, che furon uomini assunti in cielo e che veneriamo con solennità, non esistono nella realtà ma nella fantasia (evemerismo). I teologi contano tre Giove, uno nato da Etere, l'altro dal Cielo...Poi i teologi citano tanti Soli, e molti Vulcano, Esculapio, Diana...A queste storie attinte dalla tradizione greca bisogna opporsi perchè il culto non ne venga sconvolto..ma voi le corroborate spiegando a cosa allude ciascuna di esse!!!! vediamo dunque che mente, lealtà, speranza, virtù, onore ecc. han natura di oggetti e non di dei. O essi si trovan in noi o sono desiderabili. Io ne vedo l'utilità, ma spiegatemi perchè in essi ci sarebbe natura divina. Poi perchè vi dilettate nell'interpretazione dei miti e dell'etimologia dei nomi? Voi diffondete storie tipo saturno incatenato dal figlio in modo che quelli che le han inventate sembrino saggi. E poi se pensi che nettuno derivi da nare=nuotare, non ci sarà alcun nome la cui derivazione non si spieghi sulla base di un sola lettera. Gli stoici han giustificato razionalmente racconti fantasiosi ed etimologie. Anche le entità dannose furon da voi chiamate dei”... qui c'è una lacuna. Cotta dice di voler considerare i punti succcessivi, ovvero se il mondo è governato dalla provvidenza e gli dei provvedono alle cose umane.

Tratto da "DE NATURA DEORUM" DI CICERONE di Dario Gemini
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