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Cotta contro Epicuro nel "De natura deorum"



Ancora Cotta: “Poi non capisco perchè epicuro non ha detto che gli uomini sono simili agli dei. Se gli dei sono sempre esistiti la forma umana esisteva prima dell'uomo..quindi era la forma degli dei, quindi dovremmo dire che la nostra forma è divina. Ma allora da quale evento straordinario provenne un tale incontro da far sì che l'uomo nascesse improvvisamente in forma divina? Voi dite che la somiglianza è frutto del caso. Inoltre che bisogno ci sarebbe per un dio di mani e piedi se non c'è nulla da afferrare? un dio avrà dunque la lingua e non parlerà, ed organi per la procreazione attaccati inutilmente. Per questi motivi furon criticati Pitagora, Platone ed Empedocle. Ma se secondo te nessuno dei grandi nomi della filosofia ha detto la verità sulla natura divina, allora dobbiam temere che non esista affatto? Voi dite sciocchezze. Cosa vi ha insegnato che i mondi sono infiniti? li avete visti? Se loro sono superiori, come mai ci sono uguali nella figura? la somiglianza non vuol dire nullla. Lo vediamo tra gli uomini: due che si somigliano posson avere caratteri differenti e opposti. O aspetti diversi e caratteri simili. Non solo negli uomini ciò che è superfluo è d'impaccio: anche negli alberi. Ecco che il tuo dio invece ha tutto di superfluo. La massa ignorante sbaglia ancor di più quando attribuisce al dio anche l'uso delle membra. In conclusione: i barbari come gli egizi deificarono gli animali per i benefici che essi apportano, ma i nostri dei non solo non danno benefici, ma non fan nulla del tutto. Tali cose rendono gli uomini inerti, visto che anche il dio non può esser felice se compie qualche azione. E se anche il dio fosse immagine dell'uomo, qual'è la sua sede, cosa fa nella vita? cosa lo spinge ad allontanarsi dalla sua sede? cosa desidera? per cosa si serve della ragione? in che modo è beato ed eterno? Dicevi che la forma divina è percepita con la ragione e non coi sensi, e che non ha solidità o permanenza individuale e che la visione del dio si ottiene per inferenza e analogia...e che il flusso di simili immagini provenienti da atomi infiniti non si interrompe mai, e perciò la mente quando si concentra su di esse pensa che la natura divina sia beata ed eterna.

Tratto da "DE NATURA DEORUM" DI CICERONE di Dario Gemini
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