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Vie di somministrazione dei farmaci


La via di somministrazione viene scelta in base alle proprietà del farmaco e agli obbiettivi terapeutici (rapido inizio dell'azione o necessità di una somministrazione a lungo periodo). 


Esistono due principali vie di somministrazione dei farmaci: quella enterale e quella parenterale.

Vie enterali

1. Orale: è la via più comune ma anche quella più complicata per raggiungere i tessuti. I farmaci devono passare obbligatoriamente nel fegato, alcuni vengono assorbiti dallo stomaco anche se il duodeno rappresenta il principale sito di ingresso nella circolazione sistemica in quanto assicura una più ampia superficie di assorbimento.
2. Sublinguale: la collocazione sotto la lingua permette al farmaco di diffondere nella rete capillare e di passare direttamente nel circolo sistemico. Il vantaggio è che il farmaco non passa per il fegato e non viene inattivato dal metabolismo epatico.
3. Rettale: il 50% del drenaggio della regione rettale non passa dal circolo portale epatico, perciò la biotrasformazione dei farmaci che vengono metabolizzati dal fegato viene minimizzata. Insieme alla somministrazione sublinguale ha il vantaggio che il farmaco non viene distrutto dagli enzimi intestinali o dal basso pH dello stomaco.

Vie parenterali

Si utilizza per farmaci che vengono scarsamente assorbiti dal tratto gastrointestinale e per sostanze come l'insulina che sono instabili, ma anche nel trattamento di pazienti privi di coscienza e nel caso di farmaci che richiedono un rapido inizio dell'azione. Questo tipo di somministrazione assicura il massimo controllo sulla reale dose di farmaco che raggiunge l'organismo, e può essere di tre tipi diversi.
1. Endovenosa (EV): è la più comune e si utilizza per i farmaci che non vengono assorbiti per via orale. Il farmaco in questo caso non viene assorbito dal tratto gastrointestinale, per cui viene evitato il metabolismo di primo passaggio attraverso il fegato, permettendo un effetto rapido e un massimo controllo sui livelli circolanti dello stesso, anche se in alcuni casi può provocare emolisi o altre reazioni sfavorevoli, causate dal rapido passaggio di elevate concentrazioni di farmaco dal plasma ai tessuti. Ha una biodisponibilità del 100%; se introduco 100 ne ritrovo 100.
2. Intramuscolare (IM): in questo caso i farmaci sono speciali preparazioni deposito, come una sospensione di farmaco in un veicolo non acquoso, quale glicole di etilene o olio di arachidi. Questi eccipienti si sciolgono, il farmaco precipita nel sito di iniezione e poi si scioglie lentamente, assicurando una dose che si mantiene per un periodo di tempo prolungato. La somministrazione intramuscolare si utilizza anche per un rapido inizio dell'azione, come nel caso dell'adrenalina nell'anafilassi.
3. Sottocutanea (SC): come per l'IM assicura un assorbimento più lento rispetto alla via EV e minimizza i rischi associati all'iniezione intramuscolare.

Altre vie di somministrazione

1. Inalatoria: viene usata per i farmaci che possono essere dispersi in aerosol o che possono essere vaporizzati facilmente. L'inalazione permette il rapido passaggio di un farmaco attraverso l'ampia superficie delle membrane alveolari e può provocare azioni con una rapidità quasi pari a quella dell'iniezione endovenosa.
2. Topica: viene usata quando si desidera ottenere un effetto locale del farmaco ed è rappresentata dalle creme.
3. Transdermica: con questa via si ottengono effetti sistemici attraverso l'applicazione di farmaci sulla cute, di solito per mezzo di un bendaggio con lo scopo di una cessione prolungata dei farmaci.

Tratto da FARMACOTOSSICOLOGIA E GALENICA FARMACEUTICA di Maristella Maltinti
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