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Scambi tra Italia e Germania, USA. Argentina e Africa a fine 1800

Scambi tra Italia e Germania, USA, Argentina e Africa a fine 1800


L'Italia come politica si avvicina alla Germania.
Questo rapporto politico incentiva gli scambi commerciali.
Fino agli anni 1880 l'Italia esporta in Usa, Argentina ed Africa settentrionale.
Il limite è nel fatto che erano mercati cui si rivolgevano altri paesi (forte concorrenza). C'era il colonialismo, difficile esportare in Africa e paesi latini perché erano controllati da altri paesi.

Le esportazioni italiane non sostengono lo sviluppo industriale dell'Italia ma il mercato interno. La maggior parte della popolazione era in aree rurali. Mercato ristretto e protetto. Incapace di sostenere. Crescita lenta.

Il Sud poteva esportare molti prodotti agricoli ma non lo fece. Non per sfamare il nord perché questo ha la sua agricoltura.
Il Sud è arretrato e non riesce ad esportare (no banche, no mezzi, no trasformazione). Se prima aveva funzionato, non è così adesso perché arrivano prodotti più concorrenziali.
Accanto alle rimesse ed al turismo lo sviluppo industriale è consentito anche grazie agli investimenti esteri.
I capitali arrivano alle industrie attraverso due canali: investimenti diretti alle industrie (azioni - obbligazioni) oppure con acquisto del debito pubblico italiano bot/cct.
Fino agli anni 1880 vi sono investimenti di capitali dalla Francia tramite acquisto di titoli del debito e dl 1880 fino a 1900 dalla Germania che investe più nelle ditte che nel debito. Il capitale estero non fu comunque decisivo (rilevante).
Non fu predominante ma si indirizzò in settori strategici (non quantitativo ma qualitativo). Anche la Germania poi fu estromessa (tradimento della triplice alleanza).
Nel corso del '900 infatti il capitale che si affiancò alla Germania venne dalla Svizzera nel settore tessile, elettrico ed elettromeccanico, poi dalla Gran Bretagna sui trasporti (ferrovie dello stato) e distributori di acqua e gas, minerario, dal Belgio che investì nella distribuzione di acqua e gas e nel metalmeccanico, l'Austria nei settori della navigazione e assicurazione (trieste).

Tratto da STORIA ECONOMICA CONTEMPORANEA di Barbara Pavoni
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