Capitali inglesi, tedeschi e francesi in Italia nella prima guerra mondiale
Con la 1° guerra mondiale non ci sono più i capitali tedeschi ma Inglesi e Francesi.
Con queste differenze (debito – aziende – sviluppo) si gioca lo sviluppo.
I tedeschi entrarono nel sistema bancario, rilevando quote della Banca Commerciale Italiana e del Credito Italiano fondate alla fine dell'800 con capitale tedesco.
Sono banche miste cioè che concedevano sia crediti a breve termine che investimenti a lungo termine. Chi acquisiva risparmio di solito non investiva a lungo. Di solito c'era uno scollamento tra le funzioni bancarie perché il credito piccolo non convogliava questo risparmio verso lo sviluppo. I tedeschi furono i primi. E' una delle chiavi di volta dello sviluppo industriale tedesco, lo spiega, è un fattore sostitutivo.
Questo modello entra in crisi con la crisi del '29 (sovrapproduzione, fallimenti bancari, panico, ritiro dei soldi dei risparmiatori).
Tutto il sistema bancario era stato creato intorno a questo modello. Poi si torna ai due modelli separati.
La Germania investe in elettrico ed elettromeccanico. Il capitale tedesco era circa il 50% del totale di settore (quindi non solo strategico ma anche rilevante).
Viceversa: gli italiani investono all'estero? Poco e male: l'Italia è ritardataria, arretrata. Ma qualcuno ci provò nelle aree periferiche dell'Europa (Balcani) ed in Africa settentrionale ed orientale. Investimenti precari per instabilità politica/economica.
Vi fu un flusso anche verso l'Argentina che segue i flussi migratori (per presenza già di italiani). Si esporta la pasta. L'unica azienda italiana che poteva investire bene ed essere presente nei paesi ed economie estere è la Pirelli che oltre ai pneumatici aveva un ruolo predominante nella produzione di cavi elettrici (le guaine), leader in Europa. Apre stabilimenti in Spagna, Inghilterra con filiali varie.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Barbara Pavoni
[Visita la sua tesi: "L'evoluzione della valutazione nel pubblico impiego"]
- Università: Università Politecnica delle Marche
- Facoltà: Economia
- Docente: Augusto Ciuffetti
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