Trattamento del disavanzo di fusione
Il disavanzo di fusione può civilisticamente essere portato ad incremento del costo dei beni delle società incorporate o fuse. Gli elementi patrimoniali rivalutabili, per effetto della destinazione del disavanzo di fusione, sono: immobilizzazioni materiali, ad esclusione degli acconti immobilizzazioni immateriali, ad esclusione dei costi di impianto e ampliamento e pubblicità partecipazioni rimanenze di magazzino, ad esclusione degli acconti. Tuttavia il limite massimo al quale tali elementi patrimoniali possono essere rivalutati è rappresentato dal valore effettivo degli stessi, ossia il valore di mercato (L’attribuzione di tali elementi è sotto la responsabilità degli amministratori o organi di controllo.).
L’imposta sostitutiva si paga sempre, a prescindere dall’utile fiscale; solitamente è un’aliquota agevolata e si calcola sui maggiori valori. L’opzione può essere esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa all’esercizio nel corso del quale è stata posta in essere l’operazione o, al più tardi, nel periodo d’imposta successivo (a quello in cui è avvenuta l’operazione). Da quando i maggiori valori sono riconosciuti? Nel periodo d’imposta nel quale è esercitata l’opzione. Se decido nell’esercizio successivo avrò una differenza fiscale nell’esercizio dell’operazione.
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Autore:
Andrea Balla
[Visita la sua tesi: "Analisi delle principali tecnologie applicate al settore automotive"]
[Visita la sua tesi: "I Diritti Particolari del Socio nella Nuova S.R.L."]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Economia
- Docente: Prof. Campra
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