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Confronto tra concezione ordinale e cardinale nell'analisi delle curve di indifferenza

La riflessione metodologica mette a confronto la CONCEZIONE ORDINALE e la CONCEZIONE CARDINALE.
Quella rappresentata qui sotto è una MAPPA DELLE CURVE DI INDIFFERENZA.
Le caratteristiche delle curve di indifferenza sono:
- sono decrescenti
- non si intersecano
- sono convesse
- è possibile attribuirgli un indice che indica il livello di soddisfazione.
LIVELLO DI SODDISFAZIONE
Alle curve di indifferenza può essere attribuito un indice che indica come il livello di soddisfazione del consumatore cresce mano a mano che le curve di indifferenza si allontanano dall’origine degli assi.
Le regole fin qui adottate consentono di dire che U1 è una funzione di utilità che descrive come cresce il livello di soddisfazione del consumatore all’aumentare della quantità della merce.
Ci possono essere vari tipi di funzioni di utilità, rappresentati ad esempio da U2 e da U3.
RAPPRESENTAZIONE A DUE VARIABILI
Il discorso sopra effettuato può essere generalizzato ad una rappresentazione a due variabili.
E’ stata rappresentata la stessa situazione del diagramma precedente, con un terzo asse (U) che indica il livello di soddisfazione che il soggetto consegue.
Mano a mano che si procede verso destra e verso sinistra aumenta la disponibilità delle merci, e mano a mano la superficie del diagramma aumenta, perché aumenta l’utilità.
La superficie è quindi indicativa del livello di soddisfazione. La superficie cresce senza limiti, non si raggiunge mai il massimo, per l’assioma di non sazietà.
I profili laterali dicono come cresce la soddisfazione quando aumenta una delle due merci, essendo costante l’altra.
Le due curva J-K e L-I sono importanti perché rappresentano insiemi di punti che si trovano ad una quota costante rispetto alla base del diagramma.
Se si proiettano questi sentieri alla base del diagramma si ottengono le curve di indifferenza (curve tratteggiate in verde). Sono curve di livello che descrivono sul piano x,y quello che accade in un piano tridimensionale.
Il problema è decidere qual è il significato dell’indice attribuito alle curve di livello.
Bisogna quindi stabilire un’unità di misura e qualunque sia l’unità di misura scelta, la rappresentazione rimane la stessa. C’è quindi un grado di libertà nel fissare gli indici. Gli indici ovviamente devono essere via via crescenti.

Tratto da ECONOMIA POLITICA I di Valentina Minerva
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