I testi del diritto : il problema della lingua
I rischi
Il problema linguistico non riguarda soltanto il comparatista, il quale si trova a far raffronti tra le diverse lingue del diritto. Il problema preoccupa anche chi opera a livello pratico, poiché se si redige un contratto in italiano e lo si fa tradurre ad un traduttore non troppo ferrato si corre il rischio che costui non vedendo le differenze traduca in modo tale da cambiare il significato del testo contrattuale.
All'interno dell'UE tutti i provvedimenti legislativi (direttive e regolamenti) vengono elaborati nella fase di redazione o in inglese o in francese (che sono le lingue di lavoro), al momento della promulgazione della versione ufficiale sulla gazzetta ufficiale dell'UE i testi vengono pubblicati in tutte le lingue dei Paesi UE. Per realizzare la traduzione, le strutture comunitarie si avvalgono di traduttori che devono essere madrelingua di almeno due lingue comunitarie, avere alle spalle una formazione giuridica e seguire un corso di almeno 4 anni in interpretariato giuridico. Nonostante ciò, ci sono delle traduzioni che a volte contengono errori.
I rimedi
D'altro canto, l'importanza del profilo ha stimolato la contrattualistica internazionale, settore dove svolge un ruolo principe la lingua inglese, a sviluppare i seguenti rimedi:
- Clausola delle definizioni: i contratti contengono un articolo in cui le parti chiariscono il significato di certe espressioni che possono essere fraintese se utilizzate nel contratto;
- Clausola del testo originale: le parti individuano la versione del contratto in una determinata lingua come l'unica originale. E' normalmente una clausola inserita tra gli ultimi articoli, la lingua originale è quasi sempre quella della parte più forte. Le conseguenze sono le seguenti: la versione originale è l'unica che faccia fede, le altre sono traduzioni non autorizzate, per cui se le parti dovessero litigare in ordine al significato del contratto il giudice che verrà investito della controversia dovrà basarsi, per risolvere il problema, sulla versione originale. Tale clausola viene utilizzata anche nelle convenzioni internazionali: la Convenzione di Vienna è stata redatta in 6 lingue ufficiali (tra le quali non compare l'italiano): inglese, francese, russo, tedesco, spagnolo e cinese, le quali sono le sei versioni ufficiali. La traduzione italiana comparsa nella GU italiana in sede di adesione è una traduzione libera, quando si ha un problema sulla Convenzione di Vienna è sempre meglio andare a confrontare il testo in almeno due delle lingue ufficiali.
- In generale nell'ambito del commercio internazionale vi è la tendenza allo sviluppo di un linguaggio degli addetti ai lavori: al di là dei significati attribuiti nei vari ordinamenti ale diverse parole, la lingua del commercio internazionale utilizza sempre di più termini la cui accezione è nota a tutti gli operatori, qualunque sia la loro nazionalità. Per cui “contract” nel linguaggio internazionale ha assunto un significato chiaro per chi opera nel settore.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Elisa Giovannini
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- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Economia
- Docente: Alberto Gianola
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