Il sistema giuridico italiano utilizzato fino all'anno 1000
La genesi storica: l periodo buio delle ordalie – la rinascita nel secolo XI – l'assenza di un'autorità politica su vasta scala
Questa situazione va avanti più o meno fino all'anno 1000. Non è che non sorgessero delle controversie: accadeva che un soggetto si trovasse in conflitto con un altro soggetto. Ad esempio, Tizio vendeva a Caio una cosa, e Caio non lo pagava. Però da un lato la conflittualità tendeva ad essere ridotta perché la comunità piccola era caratterizzata dalla conoscenza personale: il commerciante tendeva a vendere all'interno del proprio villaggio, quindi conosceva tutti i clienti.
Ciò non toglie che nascessero delle cause, le quali venivano risolte non tanto con l'applicazione del diritto, poiché applicare il diritto portava la necessità di un soggetto che conoscesse il diritto stesso. Normalmente il capovillaggio, il quale aveva un'autorità su un territorio più o meno ampio, era soprattutto un capo militare esperto di guerra e non di diritto. Tuttavia, in quanto il prodromo era soggetto dotato di autorità, diventava naturale per gli abitanti del villaggio rivolgersi a lui in caso di controversia.
Quali metodi applicava il signore locale per risolvere la controversia? Il più delle volte, a causa della sua ignoranza in materia giuridica, ricorreva secondo l'uso all'ordalia, ovvero al giudizio divino. In altre parole, si sottoponeva il pretendente ad una prova umanamente impossibile ragionando nel seguente modo: se ha ragione, Dio scende in terra e gli permette di superare la prova. Il superamento della prova è quindi dimostrazione della fondatezza della sua pretesa: non potendo Dio sopportare un'ingiustizia, se aveva ragione non poteva non superare la prova.
E' ovviamente un sistema semplicistico, che per la difficoltà delle prove da superare tendeva a concorrere, insieme all'elemento della conoscenza personale fra i diversi abitanti del villaggio, nell'azione di scoraggiamento del sorgere di controversie: per vedersi dar ragione occorreva, ad esempio, farsi gettare in un lago con una pietra legata al piede, oppure tenere in mano una moneta incandescente per giorni senza dover riportare il minimo segno di lesione.
Intorno all'anno 1000 la situazione comincia a cambiare: riprende vigore lo scambio commerciale, si forma un ceto mercantile intraprendente, aumentano gli scambi anche al di fuori del villaggio di appartenenza. L'intensificarsi degli scambi commerciali crea un bisogno di diritto, di regole certe, per il motivo che il commerciante che vende in un villaggio diverso dal proprio non ha la conoscenza dei clienti (come invece accade nel suo villaggio) e deve sapere quali sono le regole applicate ai suoi traffici.
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Autore:
Elisa Giovannini
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- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Economia
- Docente: Alberto Gianola
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